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Il 22 maggio si festeggia Santa Rita da Cascia al secolo Margherita Lotti, religiosa italiana del monastero eremitano di Santa Maria Maddalena. Beatificata da papa Urbano VIII nel 1628, è stata proclamata santa da papa Leone XIII nel 1900. Protettrice delle donne sposate infelicemente, casi disperati e apparentemente impossibili, protettrice dei serigrafi e copatrona di Napoli.

Rita, la Santa degli impossibili e l’Avvocata dei casi disperati

La Santa degli impossibili e Avvocata dei casi disperati è nata a Roccaporena, frazione montagnosa a 5 chilometri da Cascia (in provincia di Perugia). I genitori, Antonio Lotti e Amata Ferri, la ebbero in età avanzata.

Le nozze con Paolo di Ferdinando di Mancino

Pronfodamente religiosi furono nominati dal Comune come “pacieri di Cristo” nelle lotte politiche e familiari tra guelfi e ghibellini. Com’era d’uso in quell’epoca i genitori la indirizzarono al matrimonio. Nonostante la giovane età Rita sposò Paolo di Ferdinando di Mancino, un uomo orgoglioso e irruento.

La religiosa riuscì con il tempo a rendere meno spigoloso il burbero marito riuscendo a farlo convertire e abbandonare le armi. Dall’unione con Mancino nacquero Giangiacomo Antonio e Paolo Maria.

Santa Rita, la morte del marito e la tragica fine dei figli

La vita di Santa Rita fu sconvolta dall’omicidio del marito perpretato da ex amici che lo accusarono di tradimento. Il desiderio di vendetta dei figli fu motivo di ulteriore preoccupazione. Proposito che non si materializzò perché i due giovani morirono a causa di una malattia quasi contemporaneamente.

La decisione di prendere i voti e i contrasti con i parenti del marito

Abbandonata anche dai parenti del marito, Rita decise di prendere i voti ed entrare nel monastero agostiniano di Santa Maria Maddalena, a Cascia. Il noviziato gli fu rifiutato per ben tre volte pare per il risentimento di un parente del marito che non aveva gradito il comportamento della donna per la mancata vendetta dopo l’omicidio. Superati gli asti Rita riuscì ad entrare in convento.

Rita fu portata da tre Santi protettori fin dentro le mura del monastero di Cascia

La tradizione racconta che in piena notte fu portata in volo dal cosiddetto “scoglio” di Roccaporena (altura dove andava spesso a pregare) fino dentro le mura del monastero di Cascia dai suoi tre santi protettori (AgostinoGiovanni Battista e Nicola da Tolentino, quest’ultimo canonizzato soltanto nel 1446). Messa alla prova dalla badessa, Rita riuscì a recuperare una vite secca che diede il frutto in brevissimo tempo.

Santa Rita e la spina della corona del crocifisso in fronte

Santa Rita si dedicò molto ai poveri ed agli ammalati di Cascia. Penitenza, fede e digiuno hanno accompagnato il suo percorso terreno fino all’episodio del venerdì santo del 18 aprile 1432 quando, dopo essersi ritirata in preghiera della Passione di Gesù, ricevette una spina della corona del crocifisso in fronte.

Il pellegrinaggio a Roma

La stigmata e le precarie condizioni di salute la portarono a limitare i propri spostamenti ma alla vigilia di un pellegrinaggio a Roma il segno scomparve improvvisamente per poi riapparire al momento del suo ritorno a Cascia.

La richiesta di Rita alla cugina in punto di morte: la rosa rossa e i fichi

Prima di morire gli apparvero delle api nere e chiese, seppur fosse inverno, alla cugina di andare a prendere una rosa rossa e due fichi nel suo orto di Roccaporena. Quest’ultima rimase stupita nel ritrovarli tra la neve.

Segni che furono interpretati come la salvezza e il candore dell’anima di suo marito e dei suoi figli. I resti della santa sono conservati a Cascia, all’interno della basilica di Santa Rita, facente parte dell’omonimo santuario e fatta erigere tra il 1937 e il 1947.

Il significato del nome. Rita è un’abbreviazione di Margherita, deriva dal greco “Margaritès” e significa ‘perla’, in questo caso “Piccola perla”.

Buon onomastico Rita 22 maggio: immagini da inoltrare su WhatsApp

Auguri di buon onomastico. Oggi 22 maggio, in occasione della ricorrenza di San Rita in tanti cercheranno di sorprendere i propri cari, gli amici e i colleghi di lavoro con messaggi originali, significativi o divertenti per augurare buon onomastico Rita, buon onomastico Annarita.

Di seguito alcune immagini, video e gif da inoltrare su WhatsApp e sui social oggi 22 maggio per gli auguri di buon onomastico.

Rosalyn Bianca
Rosalyn Bianca
(Annarita Raiola): la passione per la televisione,la musica e il gossip sono state fonte di ispirazione per il suo percorso giornalistico. Un viaggio quotidiano che va dall’approfondita analisi dei programmi tv alle vicende dei personaggi che infiammano il web fino alle nuove tendenze musicali. In passato è stata voce di una radio locale a Serino, in provincia di Avellino.

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