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Si è conclusa la post produzione dello short-movie Naik prodotto dalla Henea productions di Daniele Muscariello. Il corto è pronto per i festival internazionali perché è in lingua americana, ma avremo piacere di vederlo distribuito anche in Italia. Il regista Mauro Russo e il produttore Daniele Muscariello hanno raccontato le loro impressioni rispetto a questa nuova esperienza professionale.
Il corto è stato girato in Puglia, in rampa di lancio per i festival internazionali
Naik è stato girato è in Puglia in delle location particolari tanto da sembrare essere ambientato in America. “Quando Mauro Russo mi ha fatto la proposta di questo short-movie l’ho trovato immediatamente interessante e originale, anche per il messaggio di sensibilizzazione come denuncia contro i sistemi tecnologici di altissimo profilo tipici della nostra società.
Muscariello: ‘Originale l’idea di Mauro Russo’
Questo nuovo lavoro è stato realizzato in maniera cinematografica utilizzando tutti sistemi tecnologici e strumentazione di altissimo profilo. Il cast è davvero interessante, gli attori sono stati molto bravi. Ringrazio il direttore della fotografia, Stefano Tramacere, per il prestigio che ha dato al corto con il suo prezioso lavoro”. – ha chiosato Muscariello.
Russo: ‘Naike si avvicina al cinema di fantascienza’
Dall’altra parte Russo ha precisato che Naik è un corto. “Il primo progetto a cui io e Daniele Muscariello collaboriamo, dopo la sua produzione da associato del lungometraggio Cobra non è. Naik parte come una commedia teen anche se prevalentemente è un horror che si avvicina al cinema di fantascienza.
Racconta di Jordy un ragazzo nerd interpretato da Haroun Fall che vive con la madre ubriacona, non ha altri riferimenti se non lei perché il padre li ha abbandonati. Per inseguire i suoi sogni materiali ruba i risparmi della madre per comprare delle scarpe nuove molto tecno” – ha riferito il regista che ha elogiato Muscariello per il buon gusto e l’attenzione nei particolari.
L’aneddoto su Fabio Rovazzi
Da rilevare che l’idea del corto è nata da una circostanza particolare legata a Fabio Rovazzi. Mauro Russo stava girando la videoclip dell’eclettico artistica che un giorno si è presentato con delle scarpe che si chiudono a comando attraverso un’applicazione.
