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9 Dicembre 2021 - 19:51Lina Wertmüller è morta. La notizia della scomparsa, nella notte tra mercoledì 8 e giovedì 9 dicembre, della grande regista italiana è stata data da un amico di famiglia sui social. Aveva 93 anni ed ha firmato autentici capolavori del cinema del Bel Paese. Da “Mimì metallurgico ferito nell’onore”, “Film d’amore e d’anarchia” o “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto”.
Lina Wertmüller, la prima regista ad ottenere la nomination all’Oscar
“Sa far recitare anche le pietre” – raccontò l’attore Giancarlo Giannini che deve molto a Lina Wertmüller come più volte ha ricordato. Con quest’ultimo e Mariangela Melato iniziò una collaborazione vincente negli anni ’70 dopo aver mosso i primi passi come assistente di regia di Virna Lisi nel 1953. Il cinema arriva solo dopo un lungo periodo teatrale e poi televisivo in cui è autrice e regista della prima edizione di Canzonissima e di quello straordinario sceneggiato che fu Il giornalino di Gian Burrasca con Rita Pavone protagonista nel ruolo del ragazzino pestifero.
Fu la prima donna candidata all’Oscar come regista per il film Pasqualino Settebellezze che ottiene ben 4 nomination tra cui quella per la miglior regia e il miglior attore. (notizia in aggiornamento). Nel 2020 le è stato assegnato il Premio Oscar alla Carriera. Lina Wertmuller, all’anagrafe Arcangela Felice Assunta Wertmuller von Elgg Spanol von Braueich, nacque a Roma il 14 agosto del 1928, origine aristocratiche e svizzere, sposata allo scenografo Enrico Job.