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Sara Pinna si scusa per la risposta al bimbo tifoso del Cosenza e annuncia denunce

Dopo l’uscita infelice nel post partita di Cosenza-Vicenza la conduttrice di Diretta Biancorossa, Sara Pinna, ha chiesto scusa al bambino ed alla sua famiglia per quanto affermato ed ha annunciato azioni giudiziarie contro gli haters che si sono espressi con minacce e pesanti invettive.

Sara Pinna

La frase al bimbo tifoso del Cosenza: ‘Non ti preoccupare che venite anche voi a cercare lavoro qui’

“É stata un battuta infelice che potevo evitare e che ha dimostrato una mancanza di tatto e di gentilezza. Mi scuso con il bambino, con la famiglia e con tutti coloro che si possono essere sentiti offesi” – ha detto la giornalista che è finita nel mirino del web per aver replicato al giovanissimo tifoso del Cosenza che aveva detto: “Lupi si nasce”. Dall’altra parte Sara Pinna aveva ribattuto “E gatti si diventa. Non ti preoccupare che venite anche voi a cercare qui lavoro”. Il video ha fatto il giro del web ed in tanti hanno chiesto provvedimenti per aver utilizzato un’espressione discriminatoria.

Le scuse della giornalista di TVA Vicenza: ‘Ho mancato di tatto e gentilezza’

Nel frattempo il padre del bambino, un imprenditore calabrese, aveva condiviso un post su Facebook in cui aveva risposto in maniera piccata alla giornalista. “Domenico è figlio di due imprenditori calabresi che amano la propria terra e che certamente con non poca fatica dimostrano quotidianamente di voler contribuire per migliorarla e supportarla nel pieno delle proprie possibilità.

Lei con la sua qualifica da Giornalista dovrebbe ben sapere e dimostrare a coloro i quali si rivolge cosa sono etica e morale. Due qualità a lei sconosciute”. Dopo il polverone sollevatosi in queste ore Sara Pinna ha contattato il padre di Domenico e si è scusata per l’uscita infelice. “Ci andrò sicuramente” – ha riferito la conduttrice di Terzo Tempo.

‘Numerosi commenti hanno oltrepassato i limiti della decenza ma di questo si occuperà la magistratura’

“Ribadisco le mie scuse al bambino, alla sua famiglia, ai tifosi del Cosenza e a tutti coloro che si sono sentiti offesi per una frase sbagliata che non rispecchia in alcun modo il mio pensiero e la mia sensibilità. Io stessa sono di origini sarde e mio nonno paterno è di Taranto ed è venuto qui a fare il ferroviere.

Sono in Veneto per il lavoro dei miei genitori, quindi non vi erano in me le intenzioni maligne che mi vengono attribuite dai numerosi commenti sui canali social, molti dei quali hanno oltrepassato ogni limite di decenza e di legge, ma di questo si occuperà nelle sedi opportune la magistratura” – ha precisato Sara Pinna con il papà del ragazzino che ha accettato le scuse così come numerosi tifosi che hanno invitato la giornalista a far visita alla città calabrese.

Tva Vicenza rinnova la fiducia nella giornalista, indagine dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto

Videomedia e la redazione di Tva Vicenza hanno confermato fiducia nella professionalità giornalista dopo le scuse alla famiglia del bambino cosentino. Nel frattempo l’’Ordine dei Giornalisti del Veneto ha deciso di aprire un’indagine a seguito delle numerose segnalazioni ricevute sulla frase pronunciata da Sara Pinna. “Il video della trasmissione è stato acquisito stamattina e verrà trasmesso nei prossimi giorni ai Consigli di Disciplina Territoriali, che istruiranno le pratiche”.

Redazione
Redazione
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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