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10 Agosto 2024 - 0:15Gli azzurri che fanno la storia, in contemporanea alle Olimpiadi di Parigi 2024. Mentre Nadia Battocletti sorprendeva tutte dopo 10.000 metri di tenacia tenendo il passo delle gazzelle e si piazzava al secondo posto dietro la kenyana Beatrice Chebet a soli dieci centesimi di distacco (30:43.35), l’ultimo salto (nullo) del giamaicano Hibbert regalava la medaglia a Andy Diaz, bronzo olimpico nel salto triplo con la misura di 17.64 dopo essere entrato nella finale con l’ultima misura e chiude alle spalle di Jordan Alejandro Diaz Fortun (17.86) e del portoghese Pedro Pichardo (17.84).
Per l’italo-cubano si tratta del suo season best, per Nadia Battocletti il nuovo record nazionale che già le apparteneva. E dopo la delusione della 4×100 maschile, l’atletica s’è desta con il cielo sopra Parigi che all’improvviso si tinge un po’ più d’azzurro.
Nadia Battocletti conquista un sorprendente argento nei 10.000: ‘Ero arrivate alle Olimpiadi con la voglia di imparare’
“Ero arrivata alle Olimpiadi con la voglia di imparare tanto e mettermi alla prova, il mio focus erano i 5.000”, ammette Battocletti, che nella sua gara preferita aveva conosciuto l’amarezza del quarto posto come da tradizione di quest’Olimpiade per l’Italia. Fino ad oggi: “Nelle ultime settimane ho accusato dolore e ho ridotto il carico. Questa era la mia quarta gara sui 10 mila, l’avvicinamento non è stato semplice, perché davvero ho avuto tanto fastidio e tanto male”, aggiunge l’azzurra.
“Papà mi ha detto ‘può bastare così, non esageriamo, meglio la salute’. Ma io volevo divertirmi ancora un po’, sono entrata in campo con il sorriso e tanta leggerezza e spensieratezza, lo stadio implodeva. Il riscaldamento non è andato come speravo, ho accusato male al tendine, mi hanno messo un tape che ad ogni giro si staccava sempre di più finendo sotto la scarpa”. Ma nei 5000 “ho capito che quando strappano forte non sempre tengono questo ritmo, quindi negli ultimi 500 metri ho tenuto gli occhi aperti e ho detto ‘adesso non mi scappate”, ha proseguito. “Mi hanno detto che le Olimpiadi erano difficili ma a me piacciono le cose difficili. Adesso sono ancora in fibrillazione, gli ultimi 100 metri sono stati allucinanti, ho seguito l’atleta più veloce e ho tenuto la corsia interna per non farmi superare” – ha concluso.
E se la medaglia di Nadia era la quinta di giornata, pochi attimi dopo Diaz ha centrato la sesta, in un estasi sempre azzurra perché il medagliere si avvicina sempre più alla fatidica soglia delle 40 medaglie di Tokyo. Bronzo olimpico, Andy, come il suo allenatore Fabrizio Donato (a Londra 2012), con il quale legò nel 2021, quando dopo le Olimpiadi di Tokyo il triplista decise di lasciare Cuba e venire in Italia contattando proprio il suo attuale allenatore. Il resto è storia contemporanea: “Questo è destino, ora non resta che migliorarsi alla prossima gara. Questa è stata la mia prima gara in azzurro, le prossime gare farò ancora meglio”.
Esordio in azzurro con il bronzo per Andy Diaz: ‘Contento della medaglia ma posso fare ancora meglio’
“Questo è il prodotto di tante cose e persone che hanno lavorato al mio fianco – specifica il triplista azzurro – dal mio allenatore a mia mamma. In qualificazione ero un po’ preso dall’ansia, poi in gara mi sono lasciato andare pensando anche alle gare vinte in Diamond League. Sono contento di questa medaglia, meglio di niente ma pensavo di poter fare meglio. Questo è stato un percorso molto difficile, ho imparato molto della vita, ho avuto al mio fianco persone che mi hanno aiutato molto anche umanamente”.