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18 Giugno 2021 - 9:47Oggi, 18 giugno, è un giorno triste per chi ha il bianconero tatuato nell’anima, per chi vive di pane e Juventus: Giampiero Boniperti è morto. Una classe infinita in campo, uno stile unico dietro la scrivania. Originario di Barengo, in provincia di Novara, il 4 luglio avrebbe compiuto 93 anni ma un’insufficienza cardiaca l’ha sottratto nella notte agli affetti più cari e ad una tifoseria che vedeva in lui la juventinità fatta persona.
Boniperti è morto per un’insufficienza cardiaca, avrebbe compiuto 93 anni il 4 luglio
444 partite in maglia bianconera, una storia d’amore iniziata quando aveva 17 anni, pagato 60mila lire fifty fifty tra la squadra del suo paese, Barengo (Novara), e il Momo che l’aveva tesserato. Da calciatore con la maglia, dal 1946 al 1961, della Juventus ha vinto 5 scudetti e 2 Coppe Italia oltre il titolo di capocannoniere nella stagione 1947/48 con 27 gol.
Una storia lunga 48 anni. E’ stato presidente dal ’71 al ’90 e poi, quando fu richiamato dalla famiglia Agnelli, amministratore delegato dal ’91 al ’94. Dal 2006 era presidente onorario. Lasciare il comunale al termine del primo tempo era il suo talismano… per poi aggrapparsi alla radiolina nella spernza di ricevere buone notizie della ‘sua’ Vecchia Signora’.
Lasciava lo stadio al termine del primo tempo
In Nazionale ha giocato 38 partite realizzando 8 gol. Sfortunate le partecipazioni ai mondiali di Brasile (1950) e di Svizzera (1954) con un gruppo azzurro da ricostruire dopo la tragica scomparsa del blocco del Grande Torino.