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7 Aprile 2020 - 17:33Il portiere della Salernitana, Alessandro Micai, ha risposto alle domande social dei tifosi granata. Nelle scorse ore il sito ufficiale del club granata aveva lanciato sulla pagina Instagram il gioco delle domande. Tanti i quesiti che sono stati posti al numero uno granata che ha ringraziato i sostenitori della Bersagliera per l’affetto mostrato.
Il portiere granata ha risposto alle domande sociale dei tifosi: ‘In quarantena leggo libri e vedo documentari’
“Avete scritto in tanti e per ragioni di tempo abbiamo selezionato 15 domande” – ha precisato l’ex estremo difensore del Bari. Il video è stato pubblicato ieri sera sul sito ufficiale della Salernitana con il numero 12 che ha spiegato che in “quarantena” sta facendo alcuni esercizi a corpo libero o con l’elastico per tenersi in forma, ha rianalizzato alcune partite per vedere in quali situazioni è possibile migliorare. “Ne ho anche approfittato per rileggere qualche libro e guardare diversi documentari”.
‘Il ricordo più bello? Spero la promozione in massima serie con la Salernitana’
Alla domanda sul ricordo più finora con la maglia granata Micai ha preferito rispondere proiettandola nel futuro. “Mi piacerebbe rispondere con la promozione in massima serie”. L’estremo difensore ha sottolineato di trovarsi bene a Salerno.
Micai: ‘Ho avuto un periodo difficile di adattamento, vorrei lasciare il segno’
“L’anno scorso ho avuto un periodo difficile di adattamento e non vi nascondo che quest’aspetto ha influito anche sulla prestazioni. Ora, però, mi sono ambientato alla grande anche grazie all’affetto delle persone. Qui sto molto bene e mi piacerebbe lasciare un segno importante, magari diventare capitano in serie A”.
La passione delle nonne di Micai per Djuric
Micai si è soffermato sulla situazione della famiglia in questo periodo di quarantena: “Per fortuna il rischio di contagio è limitato nel mantovano. Le mie nonne mi parlano sempre di calcio e sembra che si siano innamorate di Djuric. Mi chiedono sempre di lui”.
L’idolo Buffon e la scelta della maglia numero 12
Battute su Maistro, sul dialetto salernitano, sulla parata più bella ma anche sul momento più difficile e sul coro preferito. “Ho debuttato in B con la 12 e sono rimasto legato a quella maglia e porterò sempre avanti questo numero. Il mio idolo da bambino? Sarà per sempre Gianluigi Buffon, meritava il Pallone d’Oro” – ha chiosato portiere della Salernitana.