Marileno FusettiMarileno Fusetti

È morto il 19 febbraio, da clochard, e la sua salma da allora è all’ospedale Mauriziano di Torino, in attesa di sepoltura: si tratta di Marileno Fusetti, 74 anni, ex mezzala delle giovanili della Juve degli Anni Sessanta.

Lo riporta il quotidiano La Stampa, riferendo che gli ex compagni di squadra e gli amici di gioventù stanno cercando, con telefonate e post sui social di sensibilizzare chi l’ha conosciuto per provare a fare una colletta per far sì che si possa ricongiungere alla madre sepolta nel cimitero di Collegno (Torino).

La mezzala che contendeva il posto a Viola tra i baby della Juve

A parlare di Fusetti è Roberto Quaglia, oggi organizzatore di raduni di ex giocatori juventini: “Marileno era un talento, uno di quelli veri, una mezzala sinistra, che ha giocato per una decina d’anni nel settore giovanile della Juve di Mario Pedrale: è stato al Viareggio con la squadra di Viola e Rolfo, nel ’71 con la De Martino ha sfidato la prima squadra”. Tanto bravo che Viola, due scudetti e 328 partite tra i professionisti, spesso gli faceva da riserva. Era anche il tempo in cui in quel settore giovanile giocavano Roberto Bettega e Salvatore Jacolino di un anno più anziani.

Marileno Fusetti era finito in disgrazia: ‘Colletta per i funerali’

“Andato via dalla Juve ha iniziato ad avere qualche problema di soldi, ha girato per diverse squadre in C e poi nei dilettanti piemontesi fino ad arrivare a Grugliasco a inizi Anni Ottanta”, racconta Quaglia, riferendo poi che l’amico aveva cambiato molti mestieri e sembrava essersi rasserenato quando si era trasferito nell’Alessandrino con una compagna, da cui si era però poi separato. “Sappiamo che negli ultimi tempi viveva come poteva, qualche volta dormiva all’addiaccio in Galleria San Federico (nel centro di Torino, ndr) con altri clochard”

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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