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16 Aprile 2019 - 23:57Scene di giubilo ad Amsterdam, occhi lucidi a Torino. La lezione di olandese va indigesta alla Juventus che, come l’anno scorso, saluta la Champions League ai quarti di finale (1-2 il finale allo Stadium). All’epoca fu Cristiano Ronaldo a stendere su rigore i bianconeri con Buffon che uscì fuori di testa per quel penalty incassato all’ultimo respiro e fu spedito in anticipo fuori dal rettangolo di gioco. Questa volta CR7 vestiva la maglia bianconera ed ha anche segnato due gol tra andata e ritorno ma il risultato: i bianconeri salutano l’Europa e sabato archivieranno la stagione 2018/19 conquistando l’ottavo scudetto di fila. Sarà festa a metà perché non è un mistero che l’obiettivo di quest’anno era la Champions League.
Kean in panchina e Dybala in campo: Allegri sul banco degli imputati, non basta Ronaldo per la Champions
Certo otto scudetti di fila meriterebbero grandi celebrazioni ma la sensazione è che i tifosi bianconeri faranno fatica ad ingoiare il boccone amaro. Da domenica si penserà alla Champions che verrà ed al prossimo colpo di mercato per dare l’assalto alla coppa dalle grandi orecchie e magari ad un tecnico che, a livello internazionale, sia più spregiudicato.
Un delitto tenere in panchina Kean, l’attaccante più in forma, per dare spazio ad un abulico Dybala. Rugani ha dimostrato di non essere ancora all’altezza di simili prosceni e si è fatto sovrastare da de Ligt che sarebbe sì un bel colpo per dare il nuovo assalto alla Champions ma la concorrenza è notevole. E se invece del talentuoso difensore, 19 anni, il club bianconero pensasse all’allenatore Erik ten Hag per rimpiazzare Allegri?