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22 Agosto 2019 - 11:24In Polonia lo chiamavano cinghiale giocando con il suo diminutivo Dziku. Patryk Dziczek sarà a Formello domani per sottoporsi alle visite mediche e definire gli ultimi dettagli con la Lazio per il trasferimento in biancoceleste. Alla squadra di appartenenza, il Gliwicki Klub Sportowy Piast, andranno due milioni di euro mentre il centrocampista firmerà un accordo triennale e sarà girato in prestito alla Salernitana. Nazionale under 21, il classe ’98 di Gliwick è stato protagonista del recente Europeo. Nel giorno in cui i granata festeggiavano il centenario era in campo al Dall’Ara di Bologna contro l’Italia nel match vinto a sorpresa dalla Polonia.
Dziczek, lo sgambetto all’Italia U21 nel giorno del centenario della Salernitana
Tare l’ha fatto seguire costantemente dai suoi osservatori ed alla fine ha deciso di sferrare l’attacco decisivo dopo un timido sondaggio da parte dell’Udinese. “A fine stagione aveva già manifestato l’intenzione di lasciare il Piast Gliwice e la Polonia per giocare in Italia” – ha riferito Leszek Błażyński, giornalista del portale Przegląd Sportowy che ha presentato il calciatore destinato a rinforzare il reparto nevralgico della Salernitana. “È un centrocampista difensivo, dotato di una buona visione di gioco come più volte evidenziato il ct dell’under 21 Czesław Michniewicz. Nonostante la giovane età ha dimostrato di avere una discreta maturità e i nervi d’acciaio. La corsa rappresenta uno dei suoi punti di forza, nei novanta minuti non si ferma mai”. Qualità che hanno permesso a Dziczek di stuzzicare l’interesse di numerosi addetti ai lavori.
Il giornalista Leszek Błażyński presenta il centrocampista polacco: ‘Nervi d’acciaio’
Nell’ultima stagione è stato tra i protagonisti del prima storica vittoria nel massimo campionato polacco. “Ha disputato una grande stagione ed è stato eletto miglior giovane del torneo. Nonostante ciò ritengo che non sia ancora pronto per la serie A che è molto più competitiva della nostra Ekstraklasa“. Una valutazione che, in pratica, collima con quella fatta da Lotito e Tare che hanno deciso di fargli fare le ossa in serie B la squadra granata.
Il ‘cinghiale’ voleva giocare in Italia, a 14 anni giocò in contemporanea per due club
Non mancano gli aneddoti legati al futuro centrocampista granata che a 14 anni ha giocato contemporaneamente per due squadre. “Decise di dare una mano alla squadra del suo villaggio, Orzeł Bojszowy, nonostante fosse un giocatore del Piast Gliwice”. Patryk Dziczek scese in campo con un’altra identità e trascinò la squadra alla vittoria. “Segno due gol ma qualcuno lo riconobbe e fu costretto a recuperare in fretta la borsa e fuggire via”.