Valentina Nappi risponde ad un’utente e fa indignare il web: ‘Meglio lo stup*** che la la limitazione di libertà’
8 Aprile 2020 - 21:21Morta Chynna Rogers, l’astro nascente del rap americano aveva 25 anni
9 Aprile 2020 - 6:47Dietro la curva Donato Sabia non ha trovato quel rettilineo che Il 6 agosto 1984 lo vide accelerare ed arrivare vicino ai mostri sacri degli 800 metri. Dietro la curva è spuntato un maledetto e subodolo virus, il Covid 19 – coronavirus, che prima ha portato via il papà e poi si è accanito su uno dei mezzofondisti italiani più forti di tutti i tempi. Donato non c’è più.
L’amicizia con Pietro Mennea
Lo piange l’Italia intera, la sua Potenza, il mondo dell’atletica ed i suoi ex compagni di squadra. Ora in cielo ha raggiuto Pietro Paolo Mennea con il quale condivise due olimpiadi. Sabia, 56 anni, questa volte non è riuscito ad allungare il passo come quel pomeriggio di 38 anni fa.
Il quinto posto alle Olimpiadi di Los Angeles nella gara dei fenomeni
Era la finale di una magica Olimpiade di Los Angeles e in pista con il ragazzo di Potenza c’erano fenomeni come Joaquim Cruz, che vinse la medaglia d’oro, Sebastian Coe, detentore del record del mondo, Earl Jones, Ovett e Edwin Koech. Un quinto posto che valeva quanto una medaglia.
In finale anche a Seul nel 1988
Solo gli infortuni l’hanno frenato ma, nonostante ciò, è riuscito sempre a rialzarsi ed a ripresentarsi ai blocchi di partenza alle Olimpiadi di Seul nel 1988. Anche in quell’occasione centrò la finale e chiuse al settimo posto.
L’oro agli Europei di Goteborg, terzo nella lista all time italiana degli 800 metri
Medaglia d’oro agli Europei di Goteborg del 1984, Sabia con 1’43” 88 vanta la terza miglior posizione italiana di tutti i tempi sugli 800 metri piani (dietro il primatista italiano Marcello Fiasconaro e Andrea Longo) e la quarta prestazione nella lista italiana di tutti i tempi della stessa specialità. Fu quinto nella staffetta con 4×400 ai mondiali di Goteborg.