Dall’Australia la proposta che fa discutere: ‘Insegnare l’autoerotismo a scuola’
13 Settembre 2018 - 2:44Probabilmente era l’ultima opportunità per salire sul tetto del mondo. A distanza di poche ore Leo Messi e Cristiano Ronaldo, vincitori di 5 Palloni d’Oro, hanno chiuso la loro avventura a Russia 2018. I match con Francia e Uruguay rischiano di essere gli ultimi disputati dagli eterni rivali in un’edizione della Coppa del Mondo. Nel 2022 non sarà facile vederli in campo in Qatar per questioni anagrafiche o per scelte personali. Messi aveva già manifestato due anni fa l’intenzione di lasciare la nazionale dopo la sconfitta ai rigori in Coppa America contro il Cile. In caso di addio definitivo il fuoriclasse del Barcellona lascerebbe l’albiceleste senza essere riuscito nell’impresa di vincere un mondiale ed emulare Maradona.
Il trentunenne ci è andato vicino quattro anni fa quando fu beffato in finale dalla Germania ai tempi supplementari. Messi è sbattuto contro i tedeschi anche nel 2006 e nel 2010. L’unica gioia per il capitano argentino alle Olimpiadi di Pechino quando conquistò con la seleccion una storica medaglia d’oro.
Cristiano Ronaldo può consolarsi con il titolo Europeo del 2016 mentre nella rassegna iridata il miglior piazzamento è stato il quarto posto in Germania nel 2006. C’è da dire che nella storia del calcio sono diversi i fenomeni che non riusciti a salire sul tetto del mondo.
Il brasiliano Leonidas era l’attesa stella dei mondiali del ‘34 e del ‘38. Il ‘diamante nero’ fu capocannoniere del mondiale francese ma non giocò la semifinale con l’Italia perché il ct dei verde oro, convinto della vittoria, volevo preservarlo per la finale.
Ferenç Puskas è arrivato ad un passo dal trionfo con la grande Ungheria nel 1954. I favoritissimi magiari furono clamorosamente sconfitti dalla Germania di Fritz Walter a Berna. Dopo aver preso la cittadinanza spagnola partecipò ai Mondiali del Cile nel 1962 ma l’avventura delle ‘furie rosse’ si fermò al primo turno.
Alfredo Di Stefano (Argentina/Spagna) non solo non ha mai vinto la Coppa del Mondo ma non ha giocato neanche un minuto della rassegna iridata.
Il sogno diEusebio, la pantera nera portoghese, si fermò ad un passo dalla finalissima di Wembley nel 1966. Gianni Rivera fu invece costretto ad inchinarsi a sua maestà Pelé quattro anni dopo in Messico.
Niente Coppa neanche per l’olandese Johan Cruyff. Gli ingranaggi perfetti dell’arancia meccanica saltarono in occasione della finalissima con la Germania.
Il francese Michel Platini, dopo l’eliminazione al primo turno nel 1978, è arrivato due volte ad un passo dalla gloria. Sia nell’82 che quattro anni dopo la corsa di ‘Le Roi’ si fermò in semifinale per opera dei panzer tedeschi.
Zico fu ribattezzato dai brasiliani il Pelé bianco ma non ebbe la stessa fortuna di O Rei con due eliminazioni ai quarti di finale.