L’Avellino sbanca Sorrento e torna in serie B
Angelo Antonio D’Agostino portato in trionfo, la B che giganteggia sotto il settore dei tifosi biancoverde. L’Avellino batte 2-1 in trasferta il Sorrento e vola in Serie B con una giornata di anticipo. Gli irpini tornano nella seconda serie dopo 7 anni (fu escluso dal torneo cadetto nell’estate del 2018). Decisivo per la formazione di Biancolino, alla decima vittoria di fila, le reti di Russo e Lescano, serve a poco ai padroni di casa il guizzo di Rossetti. Parte la festa per i Lupi.
Biancolino: ‘Questo popolo merita anche di più’
Commosso Biancolino al termine della partita: “Questo popolo merita questo è di più” – ha riferito l’allenatore che ha conquistato il prestigioso traguardo all’esordio in panchina in serie C dopo aver vinto con l’Avellino già da giocatore. Una scommessa vinta dal presidente D’Agostino visto che non aveva mai allenato tra i professionisti.
Un idolo della tifoseria biancoverde. B come Branco campeggia sulla maglia celebrativa indossata dai calciatori in visibilio con i sostenitori dei lupi.
Delirio ad Avellino e in provincia per i lupi
Fuochi d’artificio ad Avellino e pubblico in delirio al Partenio dove i tifosi dei lupi hanno assistito al match davanti al maxischermo installato per l’occasione. Nel cuore della città sono partiti i caroselli. Festa grande anche in provincia dove fin dalle prime ore della vigilia di Pasqua era scattata la caccia ai vessilli biancoverdi da indossare o sventolare dopo il triplice fischio. Ad una giornata dal termine l’Avellino ha un vantaggio di 8 punti sul Cerignola che ha mollato nel finale di stagione.
La rinascita
L’Avellino è stato costretto a ripartire dai Dilettanti per l’estromissione dal campionato cadetto nell’estate del 2018, a causa di una fidejussione presentata in ritardo che comportò la cancellazione del club irpino dalla mappa calcistica nazionale.
La nuova società calcistica denominata Calcio Avellino SSD centra subito la promozione in C con tanto di scudetto in serie D, poi però sei tormentate annate in Lega Pro rincorrendo puntualmente la promozione in serie B arrivata in questa stagione. Una stagione iniziata male, tanto da provocare una rivoluzione tecnica, a fine settembre: via il direttore tecnico Giorgio Perinetti che aveva costruito la squadra e scelto il tecnico che la stava guidando.
Tre punti nelle prime cinque gare decretarono infatti anche l’esonero di Michele Pazienza (allenatore che ha vissuto pure il licenziamento a Benevento, in questa stessa stagione) con l’ Avellino affidato a Raffaele Biancolino, capace di creare subito entusiasmo nel gruppo, rimodellandolo e rendendolo granitico e competitivo attraverso gli innesti di gennaio.