Sanremo 2025, stabilito il numero dei big in gara e il regolamentoSanremo 2025, i voti dei brani al primo ascolto

Il Festival di Sanremo è tornato a far rima con amore, sentimenti, struggimenti dentro e fuori di sé. I rapporti umani sono al centro. Diverse canzoni che meritano attenzione, ma quest’anno manca il vincitore che mette tutti d’accordo. Ecco i voti delle canzoni in gara a Sanremo 2025 al primo ascolto secondo l’Ansa (nell’ordine in cui le abbiamo ascoltate).

  • FRANCESCO GABBANI – VIVA LA VITA – Una ballad che è un inno alla vita “così com’è, finché ce n’è”. Il cantautore delle piccole cose che con Sanremo ha un rapporto fortunato. VOTO: 7
  • CLARA – FEBBRE – Ci riprova dopo la buona prova, arrivando dai Giovani, dell’anno scorso, Un pop con sfumature rap, che porta tra gli altri la firma di Madame. Si balla, ma non basta a sorprendere di nuovo. VOTO: 5.5
  • WILLIE PEYOTE – GRAZIE MA NO GRAZIE – L’unico che prova a raccontare l’Italia di oggi, tra citazioni degli Articolo 31 (e dei Jalisse), atmosfere brasiliane e dance anni ’70. VOTO: 7 NOEMI – SE T’INNAMORI MUORI – La premiata (a 
    Sanremo) ditta Mahmood-Blanco, con Michele Zocca, regala alla cantante romana un brano elegante che esalta la sua voce graffiante. Ballata per romantici senza tempo. VOTO: 6.5
  • LUCIO CORSI – VOLEVO ESSERE UN DURO – La poesia vestita in musica, con un pizzico di glam rock. Autoritratto intimo, poetico, sognatore. Corsi merita l’Ariston e di essere (ri)conosciuto dal grande pubblico. VOTO: 7
  • RKOMI – IL RITMO DELLE COSE – Punta alle radio più che al festival, cassa dritta e riff incisivo. VOTO: 6
  • THE KOLORS – TU CON CHI FAI L’AMORE – Ormai c’è un genere The Kolors. Anche stavolta è facile presagire che centreranno il bersaglio, con il supporto cantautorale di Calcutta. Fanno bene quello che sanno fare. VOTO: 7
  • ROCCO HUNT – MILLE VOTE ANCORA – Prendi le hit estive, un pizzico di vita vissuta e il sound partenopeo, mischia tutto e ottieni un brano, per certi versi furbo, che si farà notare. VOTO: 7.5
  • ROSE VILLAIN – FUORILEGGE – Poteva osare di più. Non è riuscita a uscire dalla sua zona di comfort, ripetendo se stessa. Funziona, ma attenzione all’effetto noia. VOTO: 5
  • BRUNORI SAS – L’ALBERO DELLE NOCI – Non sai neanche come succeda, ma il brano ti scava dentro, lasciandoti una dolce malinconia. Una poesia dedicata alla figlia. VOTO: 8
  • SERENA BRANCALE – ANEMA E CORE – Una delle scommesse di Carlo Conti. Cresciuta a pane e jazz, naviga tra italiano e pugliese. Si balla e ci si diverti. Sarà una bella scoperta. VOTO: 7
  • IRAMA – LENTAMENTE – Irama fa Irama. Ballatona che si cuce addosso, con l’aiuto di Blanco che lascia il suo segno. VOTO: 6.5
  • MARCELLA BELLA – PELLE DIAMANTE – La quota Ricchi e Poveri del 2025, con tanto di cassa dritta. Brano autobiografico in cui ribadisce di essere “una combattente” (Loredana Bertè docet). VOTO: 5
  • ACHILLE LAURO – INCOSCIENTI GIOVANI – La ballata che non ti aspetti. Lauro spiazza, e lo fa molto bene, anche grazie a un arrangiamento sofisticato. Piacerà, e molto. VOTO: 7
  • ELODIE – DIMENTICARSI ALLE 7 – Non riesce a ripetere i fasti di altri festival, brano che passa un po’ inosservato. VOTO: 5.5
  • TONY EFFE – DAMME ‘NA MANO – La vera sorpresa. Addio polemiche e attacchi, il trapper celebra la sua Roma, pescando a pieni mani nella tradizione degli stornelli e della canzone popolare. Franco Califano fa l’occhiolino sullo sfondo. VOTO: 7.5
  • MASSIMO RANIERI – TRA LE MANI UN CUORE – Un classicone che porta la firma di Tiziano Ferro e Nek. La voce di Ranieri non delude. VOTO: 7.5.
  • SARAH TOSCANO – AMARCORD – Catapultata all’Ariston direttamente dai banchi di Amici. Ha tutto da dimostrare, ma per ora il pezzo a tutto ritmo non convince. VOTO: 5.
  • FEDEZ – BATTITO – “Prenditi i sogni, puri i soldi, basta che resti lontana da me”. Fedez fa i conti con i suoi demoni, dentro e fuori. Cupo e scuro (e con una buona dose di autotune) risulta comunque convincente. VOTO: 6.5
  • COMA_COSE – CUORICINI – I cuoricini sono quelli dell’emoji a tutti i costi. Tornano alle origini, con quelle immagini quotidiane che solo loro riescono a rendere poetiche (“se mi trascuri impazzisco come la maionese”). VOTO: 6.5
  • GIORGIA – LA CURA PER ME – Cantata da lei anche la lista della spesa meriterebbe un posto a
    Sanremo. Esalta il pezzo (l’ennesimo) firmato da Blanco. Forse più brava lei, che bello il pezzo: VOTO: 7+
  • OLLY – BALORDA NOSTALGIA – Torna a Sanremo con le spalle larghe, nonostante la giovane età. Ha un pezzo ben costruito che non deluderà i fan. VOTO: 6.5
  • SIMONE CRISTICCHI – QUANDO SARAI PICCOLA – Commovente racconto dell’Alzheimer di una madre. Lacrime assicurate per il ritorno del cantautore. Struggente. VOTO: 7.5
  • EMIS KILLA – DEMONI – L’autotune la fa da padrona in questa Cenere 2.0, ma il rapper è atteso alla prova dell’Ariston. In radio successo assicurato, sul palco, vedremo. VOTO: 5.5
  • JOAN THIELE – ECO – Un’altra delle ‘belle’ scommesse di Conti. È all’Ariston per meriti sul campo. Tra Mina e atmosfere anni Sessanta, porta il suo stile raffinato. VOTO: 7
  • MODÀ – NON TI DIMENTICO – Fedeli a se stessi e alla loro storia, forse anche un po’ troppo. Non trovano la chiave vincente. VOTO: 5.5
  • GAIA – CHIAMO IO CHIAMI TU – Rischia l’anonimato, nel gioco al massacro di centrare la hit a tutti i costi. VOTO: 6
  • BRESH – LA TANA DEL GRANCHIO – Brano non maschio, ma non sorprende. Peccato, rischiando di essere un’occasione non colta. VOTO: 5+
  • FRANCESCA MICHIELIN – FANGO IN PARADISO – Brano coerente con la storia e con la produzione della poliedrica artista. VOTO: 6+
  • SHABLO FT. GUÈ, JOSHUA E TORMENTO – LA MIA PAROLA – I meno sanremesi di tutti, ma loro non hanno niente da dimostrare, né da temere. Con la loro ‘street song’, puro rap d’annata, vanno più a divertirsi che a gareggiare. VOTO: 7

Carlo Conti: ‘Non sono canzoni che parlano di guerra o di migrazione ma non vuol dire che non ne parleremo’

“Sono brani che raccontano le cose vicine a noi, più dirette, e meno di ciò che ci circonda nel grande mondo. Non sono state presenti canzoni che parlano di guerra o di migrazione, ma questo non vuol dire che a Sanremo non parleremo di guerra o di tanti altri problemi che riguardano il mondo” – ha detto il direttore artistico di Sanremo 2025, Carlo Conti, nel corso della conferenza stampa sui pre ascolti dei 30 brani in gara.

“Quasi tutti i brani parlano di rapporti contrastati – prosegue -, difficili. Si parla più del micromondo piuttosto che del macromondo che ci circonda, forse anche un modo per fuggire da quanto di gravissimo accade attorno a noi e tornare un po’ di più dei rapporti personali” – ha aggiunto.

Damiano David super ospite della seconda serata

“I 30 brani sono anche pochi, perché ci potevano essere anche altri 6 brani che potevano essere tra questi. Preferisco avere un ospite o due o tre in meno, piuttosto che avere lo spazio per fare chiacchierate, monologhi, perché è il Festival della canzone italiana”. Ufficializzata anche la presenza di Damiano David come super ospite della seconda serata. Jovanotti sarà l’ospite della serata d’esordio.

Di Rosalyn Bianca

(Annarita Raiola): la passione per la televisione,la musica e il gossip sono state fonte di ispirazione per il suo percorso giornalistico. Un viaggio quotidiano che va dall’approfondita analisi dei programmi tv alle vicende dei personaggi che infiammano il web fino alle nuove tendenze musicali. In passato è stata voce di una radio locale a Serino, in provincia di Avellino.

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