L’influencer Rita De Crescenzo, diventata famosa in tutta Italia per il ‘caso’ Roccaraso, quando migliaia di persone, dopo i suoi post, arrivarono nella località abruzzese che andò in tilt, ha annunciato che sarà presente alla manifestazione del 5 aprile contro il riarmo convocata da M5S alle ore 13:00 a Roma. La notizia ha fatto il giro del web scatenando polemiche e discussione con la napoletana che ha chiarito di non aver ricevuto inviti dal partito e che sarà presente come cittadina che è contro il riarmo.
L’influencer ha annunciato la presenza all’evento del 5 aprile
“Io sono una cittadina normale, sono libera di fare quello che voglio o c’è qualcuno che me lo impedisce? Posso andare a Roma, posso scegliere di mia spontanea volontà di andare a Roma per dire stop alle armi? Non mi ha chiamato nessuno. O c’è qualcuno che me lo impedisce?”.
“Perché i miei follower non possono capire queste cose così come le voglio capire io? – dice su TikTok – io voglio partecipare a questa grande manifestazione o c’è un divieto per il quale non posso partecipare? Io voglio nutrirmi di altre cose, posso rendermi utile con i miei follower a dare un messaggio di positività?
Perché mi volete sempre interrompere e mettere ostacoli e dire sempre cattiverie su di me? Io non ho ucciso nessuno, non ho messo in croce nessuno, a chi ho fatto del male? Voglio prendere un pullman, un treno e voglio andare. Io ci voglio andare voi volete venire? Fatemi sapere, basta soldi per le armi”.
‘Voglio dare ai miei follower un messaggio di positività’
Poi, in un altro video, questa volta su Instagram, De Crescenzo facendosi riprendere mentre dice di parlare con una giornalista, dice: “Io candidarmi con M5S? Io non so manco cosa vuol dire M5S, io chissà come vado avanti, io non capisco neanche l’italiano, so neanche la parole in italiano”. E aggiunge: “Tu conosci la mia storia, perché devo essere sempre puntata il dito come camorrista, delinquente, quando poi i politici se la fanno con i camorristi, con i delinquenti, sono stati arrestati. Tengono nelle loro case queste cose qui e di me si parla sempre”.