Oscar 2025, l’Italia sogna con Isabella Rossellini: ‘Vorrei che i miei genitori fossero vivi’, out Vermiglio

Isabella RosselliniIsabella Rossellini

Isabella Rossellini incassa la nomination agli Oscar 2025 nella categoria ‘Miglior attrice non protagonista’ per il ruolo svolto in Conclave. Per ottenere il prestigioso riconoscimento dell’Academy di Los Angeles dovrà vedersela con Monica Barbaro (‘A complete unknown’), Ariana Grande (‘Wicked’), Felicity Jones (‘The Brutalist’) e Zoe Saldaña (‘Emilia Perez’).

Isabella Rossellini candidata all’Oscar 2025 come Miglior attrice non protagonista

Sfuma, invece, la candidatura di ‘Vermiglio‘ di Maura Delpero nella sezione del ‘Miglior film internazionale’. Le nomination vanno ad ‘I’m still here’ (Brasile), ‘The girl with the needle’ (Danimarca), ‘Emilia Perez’ (Francia), ‘The seed of the sacred fig’ (Germania) e ‘Flow’ (Lettonia). Fuori dalla Notte degli Oscar anche ‘C’è ancora domani‘ di Paola Cortellesi, anche se l’attrice e regista romana aveva già ridimensionato le sue chance di volare a Los Angeles per una statuetta.

In memoria di Lynch

“Quando ero giovane venivo sempre identificata come la figlia di Ingrid Bergman e Roberto Rossellini. Crescendo, questo non accade più così spesso; e, soprattutto oggi, mi manca. Vorrei che i miei genitori fossero vivi per celebrare con me questo grande onore” – ha commentato Isabella Rossellini che ha poi ricordato il regista scomparso David Lynch. “Oggi, con questa gioia, la mia mente non può fare a meno di soffermarsi nell’aldilà a David Lynch. La nostra collaborazione è stata fondamentale per la mia comprensione dell’arte della recitazione” – ha affermato l’attrice.

“É il mio passato, tutto ciò che ho in me che ho portato alla mia interpretazione di sorella Agnes nel film ‘Conclave’ – continua – lavorando sotto la chiara e tagliente regia di Edward Berger, il suo incredibile cast e la sua troupe, soprattutto l’ineguagliabile Ralph Fiennes. Grazie all’Academy – conclude – sono molto commossa”. 

13 nomination per Emilia Perez

In termini percentuali è ‘Emilia Perez‘ il film che ha le maggiori possibilità di fare man bassa di Oscar grazie alle 13 nomination ottenute: ‘Miglior attrice non protagonista’ (Zoe Saldaña), ‘Miglior fotografia’ (Paul Guilhaume), ‘Miglior regista’, ‘Miglior montaggio’ (Juliette Welfling), ‘Miglior film internazionale’, ‘Miglior trucco e acconciatura’ (Julia Floch Carbonel, Emmanuel Janvier e Jean-Christophe Spadaccini), ‘Miglior colonna sonora originale’ (Clément Ducol and Camille), ‘Miglior canzone originale’ (a ‘El mal’ e ‘Mi camino’), ‘Miglior film, ‘Miglior sonoro’ (Erwan Kerzanet, Aymeric Devoldère, Maxence Dussère, Cyril Holtz e Niels Barletta), ‘Miglior sceneggiatura non originale’ e ‘Miglior attrice protagonista’, con Karla Sofía Gascón che potrebbe diventare la prima transgender a ottenere la prestigiosa statuetta.

Dieci nomination per ‘Wicked’ di Jon M. Chu, tra cui ‘Attrice protagonista’ (Cynthia Erivo), ‘Costumi’, ‘Effetti speciali’, ‘Colonna sonora originale’, oltre a quella per il ‘Miglior film’. Dieci nomination anche per ‘The brutalist’ di Brady Corbet, compresa quella per il miglior attore protagonista (Adrien Brody) e non protagonista (Guy Pearce), regia, colonna sonora originale e miglior film.

Demi Moore in lizza come miglior attrice protagonista

Tra i big hollywodiani che concorrono per una statuetta Demi Moore (‘Attrice protagonista’ in ‘The substance’), Ralph Finnies (‘Attore protagonista’ in ‘Conclave’) ed Edward Norton (‘Attore non protagonista’ in ‘A complete unknown’). Per il miglior film ci sono anche ‘Anora’, ‘A complete unknown’, ‘Conclave’, ‘Dune: parte seconda’, ‘I’m still here’, ‘Nickel boys’ e ‘The substance’. Come registi concorrono, tra gli altri, Sean Baker (‘Anora’), James Mangold (‘A complete unknown’) e Coralie Fargeat (‘The substance’). In lizza per una statuetta per la categoria ‘Miglior documentario’: ‘Black Box Diaries’, ‘No other land’, ‘Porcelain War’, ‘Soundtrack to a Coup d’Etat’ e ‘Sugarcane’. Per il ‘Miglior film d’animazione’ ci sono ‘Flow’, ‘Inside Out 2’, ‘Memoir of a snail’, ‘Wallace & Gromit: vengeance most fowl’ e ‘The wild robot’. 

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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