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3 Novembre 2022 - 19:08Ospite della puntata del 2 novembre del programma televisivo Belve, in onda su Rai 2 e condotto da Francesca Fagnani, il cantante Michele Bravi ha parlato della sua difficile adolescenza e di essere stato vittima di bullismo e del pregiudizio da parte dei suoi coetanei che lo chiamavano “Michecca” per il suo orientamento sessuale.
La difficile adolescenza di Michele Bravi: ‘Non percepivo l’impatto che quelle cose avrebbero avuto sulla mia vita’
Gesti, parole e comportamenti che per l’artista erano un’amara routine e che viveva come una brutta parantesi del quotidiano. “Mi buttavano nella spazzatura. Non percepivo che quelle cose avrebbero avuto un impatto sulla mia vita, non gli davo un peso, per me era la normalità, era solo una cosa che non mi piaceva della giornata e allora chiudevo gli occhi”. Nel corso dell’intervista Francesca Fagnani si è soffermata anche sull’incidente del 22 novembre 2018 in cui perse la vita la 58enne Rosanna Colia.
“Quell’evento ha avuto delle ripercussioni fisiche fortissime perché ho conosciuto cosa vuol dire vivere non aderendo al reale ed è una cosa sulla quale devo lottare costantemente. Mi chiedevo se stessi sognando, vivevo un momento di negazione della realtà. Ho fatto pensieri drammatici ed anche tanto pericolosi. Questa cosa non l’ho raccontata a nessuno, pensavo che fossimo tutti in un sogno e che l’unico modo per svegliarsi era annientarsi. Speravo che le persone che amavo morissero insieme a me perché le avevo portato in un viaggio che non desideravano e che era causato da te”.
Il cantante segnato dall’incidente: ‘Pensavo che fosse un sogno e che l’unico modo per svegliarsi era annientarsi’
Michele Bravi è stato stuzzicato anche su un retroscena di gossip inerente gli apprezzamenti ricevuti da un attore di Hollywood al quale aveva inviato delle foto particolari. “Il nome. Diventa un caos se parlo. Ok che non ci sentono in America da Belve. Ma no dai non posso. Ok è un attore famoso, un attore! Non dico altro. Dai età è intorno alla mia età”.