Ospite a Rai Radio2 ai microfoni di Serena Bortone a “5 in condotta” Marcella Bella, reduce da Sanremo, ha commentato le polemiche che si sono scatenate sul caso di ‘Espresso Macchiato‘, la canzone divenuta virale del rapper Tommy Cash scelta dell’Estonia per partecipare all’Eurovision 2025, che gioca sugli stereotipi dell’Italia: “È una stupidaggine, all’estero sono sempre convinti che noi siamo tutto spaghetti e mandolino, ma ormai ci conoscono bene anche in America, sanno che la nostra moda è unica, come la nostra musica, e il design” – ha riferito l’artista.
Marcella Bella boccia Tommy Cash e si candida per l’Eurovision
“Gli italiani sono conosciuti anche per le cose bellissime che fanno. Quindi io non mi preoccuperei più di tanto, se no gli si fa solo pubblicità, tanto basta vederlo e sentirlo, è terribile. Ma io non do i voti, già me ne hanno dati così tanti a Sanremo, lì sono tutti i professori…”. interrogata su possibili sostituti di Olly – che non ha ancora sciolto la riserva – all’Eurovision ha affermato: “Chi mi piacerebbe vedere su quel palco? Non ho dubbi, me stessa. Forte, tosta e indipendente”.
Il brano ‘Espresso Macchiato‘ del cantante Tommy Cash presentato dall’Estonia ”viola in modo palese il regolamento dell’Eurovision Song Contest e pertanto deve essere escluso dalla competizione canora”. Lo afferma il Codacons, che ha presentato l’annunciato ricorso all’European Broadcasting Union (Ebu), organizzatore dell’evento. Secondo il regolamento ufficiale dell’Ebu, i brani presentati non devono contenere riferimenti politici o culturali divisivi, né essere suscettibili di offendere la sensibilità di un pubblico internazionale”.
Il Codacons chiede l’esclusione di Espresso Macchiato
In particolare il Codice di condotta dell’Eurovision prevede espressamente che: l'”Esc abbraccia e promuove i valori dell’universalità, diversità, uguaglianza e inclusività. Ci si aspetta che tutti lo facciano contribuire a creare un ambiente accogliente e privo di intolleranze, incitamento all’odio, molestie e comportamenti discriminatori.
I partecipanti non devono fare dichiarazioni politiche o provocare controversie, spostando così l’attenzione dallo scopo dell’evento, che celebra la musica e promuove l’unità. Siamo fermamente contrari a qualsiasi tipo di molestia, bullismo, incitamento all’odio e qualsiasi forma di discriminazione; Trattare tutti con dignità e rispetto, a prescindere da razza, genere, etnia, orientamento sessuale, religione, disabilità”.