Lulù Selassié in lacrime a VerissimoLulù Selassié in lacrime a Verissimo

Dopo mesi di silenzi, illazioni e pesanti accuse, Lulù Selassié ha deciso di parlare pubblicamente per la prima volta. L’ex gieffina ha raccontato a La Vita in Diretta la sua versione dei fatti, smentendo categoricamente ogni voce che l’ha dipinta come una donna instabile, minacciosa e aggressiva. “Sono devastata e stanca. Sto vivendo un dolore che non auguro a nessuno”, ha dichiarato visibilmente provata durante l’intervista.

‘Mai minacciato nessuno, la relazione è durata fino al 2024’

Secondo quanto raccontato da Lulù, la sua relazione con Manuel Bortuzzo – il nuotatore paralimpico conosciuto nella casa del GFVIP – non si sarebbe conclusa nell’aprile 2022, come sostenuto in molte ricostruzioni mediatiche, ma sarebbe andata avanti per altri due anni. “Ci siamo sentiti fino all’aprile 2024, con messaggi dolci e affettuosi, come fanno due persone che stanno insieme. Non c’è mai stato nulla che potesse far pensare a minacce o violenze. Quelle cose non sono mai accadute”, ha precisato.

Accuse infondate e dolore psicologico

Durante l’intervista, è stato chiesto a Lulù Selassié anche di alcuni presunti episodi ospedalieri, dove si era parlato di atteggiamenti violenti nei confronti del personale sanitario. “Assolutamente falso. Siamo andati in ospedale insieme, da coppia. Tutto è stato travisato e manipolato. Le minacce di morte? Mai mandate. Non esistono prove perché non è mai successo nulla del genere” – ha ribadito.

Lulù ha raccontato di aver vissuto mesi molto duri, segnati dalla depressione: “Non riuscivo ad alzarmi dal letto. Ho vissuto un trauma, uno shock vero e proprio. Pensavo di vivere una favola, e invece mi sono ritrovata in un incubo”.

‘Mi sento tradita e illusa’

Alla domanda se avesse qualcosa da dire a Manuel oggi, la principessa ha risposto con fermezza: “No. Ho già sofferto troppo. Mi sento tradita, illusa, messa da parte. Non ho mai fatto del male a nessuno, né a lui né a chi gli stava vicino. Mi è stato fatto del male che non dimenticherò”.

Durante il colloquio, non sono mancati momenti di forte commozione. Lulù ha più volte interrotto il racconto per contenere le lacrime, lasciando trasparire tutta la fragilità di una giovane donna che, a dispetto della fama, si sente profondamente sola e incompresa.

Una testimonianza per “uscire dal buio”

La scelta di raccontarsi pubblicamente non è stata facile, ma necessaria. “Ho taciuto per troppo tempo. Ora ho bisogno di liberarmi da questa ombra, di difendere la mia dignità. Voglio solo che la verità venga ascoltata”, ha concluso Lulù, tra gli applausi dello studio.

Una voce rotta dal dolore, ma decisa a riscrivere la narrazione di una storia che, troppo spesso, è stata scritta da altri.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *