Kate PerryKate Perry

Missione riuscita per il primo equipaggio al femminile di Blue Origin

Katy Perry è tornata dallo spazio. La musicista è salita la mattina di lunedì 14 aprile a bordo della navicella spaziale New Shepard, della compagnia di turismo spaziale Blue Origin di Jeff Bezos, per partecipare al primo volo spaziale interamente al femminile dal 1963, quando la cosmonauta Valentina Tereshkova divenne la prima donna nello spazio. Quando è uscita dalla capsula, Perry ha tenuto una margherita al cielo e si è inginocchiata per baciare il suolo.

Kate Perry: ‘L’esperienza più bella della mia vita dopo il parto’

“Mi sento super connessa all’amore. Credo che questa esperienza mi abbia dimostrato che non sai mai quanto amore hai dentro, quanto amore hai da dare e quanto sei amata fino al giorno del parto” -ha detto sottolineando che è stata l’esperienza migliore della sua vita dopo il parto.

New Shepard è decollato dal “Launch Site One” nel West Texas durante una finestra di lancio aperta alle 8:30 CT. Perry era a bordo con gli altri viaggiatori Gayle King, l’attivista Amanda Nguyen, la produttrice cinematografica Kerianne Flynn e la giornalista di spettacolo (e fidanzata di Bezos) Lauren Sánchez. Anche Aisha Bowe, ex ingegnere aerospaziale della Nasa, era a bordo del volo, che segna il 31° volo complessivo di Blue Origin e l’11° volo suborbitale con esseri umani a bordo.

Il viaggio è durato circa 11 minuti. Durante la diretta streaming dell’evento, era disponibile solo l’audio dall’interno della navicella. In diversi momenti, durante il decollo e l’atterraggio, si sono sentite le urla degli occupanti della capsula. Alle donne è stato permesso di slacciarsi le cinture dai loro sedili per circa quattro minuti per sperimentare l’assenza di peso prima di allacciarle per il rientro.

L’artista spiega perché ha scelto di cantare What a Wonderful World

Durante il volo, Perry ha cantato “What a Wonderful World” invece di una delle sue canzoni. “Ho già cantato quella canzone in passato, e ovviamente il mio sé superiore è sempre al timone, perché non avevo idea che un giorno avrei deciso di cantarne un po’ nello spazio”, ha detto. “Ma penso che non si tratti di me, non si tratti di cantare le mie canzoni. Si tratta di un’energia collettiva lì dentro. Si tratta di noi. Si tratta di fare spazio alle donne del futuro, di occupare spazio e di sentirsi parte di essa. E si tratta di questo meraviglioso mondo che vediamo là fuori e di apprezzarlo. Tutto questo è per il bene della Terra”.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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