Addio a Gianni Pettenati, la voce di Bandiera Gialla si è spenta a 79 anni

Gianni PettenatiGianni Pettenati

L’annuncio della famiglia: deceduto nella sua casa di Albenga

Milioni di italiani hanno ballato sulle sue canzoni dagli anni Sessanta fino a oggi. La sua voce senza tempo è diventata un simbolo della musica leggera italiana , accompagnando generazioni con spensieratezza e allegria.

Gianni Pettenati, indimenticabile interprete di “Bandiera gialla” , si è spento all’età di 79 anni nella sua casa di Albenga (Savona) .

L’annuncio della scomparsa è stato dato via social dalla figlia, Maria Laura Pettenati :

“Nella propria casa, come voleva lui, con i suoi affetti vicino, con l’amore dei suoi figli Maria Laura, Samuela e Gianlorenzo e l’adorato gatto Cipria, dopo una lunga ed estenuante malattia, ci ha lasciato papà. Non abbiamo mai smesso di amare. Ti abbracciamo forte. Le esequie si terranno in forma strettamente riservata.”

Dagli esordi al grande successo con “Bandiera gialla”

Gianni Pettenati è stato uno dei protagonisti della musica leggera italiana . Fin da piccolo coltivò la sua passione:

  • A sei anni vinse il suo primo concorso canoro.
  • A otto anni iniziarono gli studi musicali.
  • Da ragazzo entrò nella filodrammatica comunale di Piacenza , sua città natale, recitando Pirandello.

A vent’anni vinse il Festival di Bellaria e nel 1966 incide il suo primo 45 giri , una cover di Like a Rolling Stone di Bob Dylan .

Ma il vero anno della svolta fu sempre il 1966 , con l’incisione di “Bandiera gialla” , la versione italiana di The Pied Piper del gruppo inglese Crispian St. Peters . Il brano, scritto da Alberto Testa, Nisa, Steve Duboff e Artie Kornfeld , divenne un inno generazionale della musica beat italiana .

Un successo così grande da essere indissolubilmente legato alla sua carriera , ispirando anche il titolo della trasmissione cult “Bandiera Gialla” di Renzo Arbore e Gianni Boncompagni .

Sanremo, Cantagiro e una carriera tra musica e letteratura

Nel 1967 Gianni Pettenati partecipò al Festival di Sanremo con La rivoluzione e l’anno successivo con “La tramontana” in coppia con Antoine , arrivando in finale.

Negli anni successivi fu una presenza costante nei festival più importanti, tra cui “Un disco per l’estate” e il “Cantagiro” , consolidando il suo successo.

Oltre alla musica, fu anche autore di romanzi, testi teatrali e libri sulla storia della musica leggera italiana .

L’eredità musicale di Gianni Pettenati

Gianni Pettenati lascia un’eredità musicale indelebile. “Bandiera gialla” rimane uno dei brani più iconici della musica italiana, simbolo di un’epoca che ha fatto ballare e sognare intere generazioni.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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