“Dite a Gabriele che sono diventata un angelo”. L’ultimo messaggio è stato per il nipotino. Eleonora Giorgi, una delle attrici più amate e versatili del panorama italiano, si è spenta serenamente lunedì 3 marzo all’età di 71 anni, lasciando un segno indelebile nel cuore del pubblico e degli addetti ai lavori.
L’attrice ha combattuto con grande dignità un tumore al pancreas condividendo, fin quando le forze l’hanno sostenuta, con i telespettatori italiani la sua difficile battaglia tra la speranza di vincere il male fino agli ultimi drammatici aggiornamenti (a Verissimo da Silvia Toffanin) raccontati sempre con il sorriso e senza mai mostrare segni di sofferenza. Pochi giorni fa le speranze si erano spente del tutto quando Barbara Palombelli, a Forum, aveva abbracciato il figlio dell’attrice, Paolo Ciavarro, affermando che Eleonora Giorgi se ne stava andando.
Dalle prime apparizioni a sex symbol
Nata a Roma, Eleonora Giorgi debuttò nel cinema venti anni dopo con una comparsa in “Roma” di Federico Fellini. Successivamente, i due film – “Storia di una monaca di clausura” di Domenico Paolella e “Appassionata” di Gianluigi Calderone – la trasformarono rapidamente in un sex symbol, rafforzato anche da un servizio fotografico senza veli per Playboy. Nei primi anni della sua carriera, divenne sinonimo della commedia sexy italiana, collaborando con registi e attori di spicco come Renato Pozzetto, Carlo Verdone e Adriano Celentano.
La trasformazione verso ruoli drammatici e il successo televisivo
Con il passare degli anni, l’attrice ampliò il proprio repertorio interpretativo abbracciando ruoli drammatici in film come “L’Agnese va a morire” di Giuliano Montaldo, “Cuore di cane” di Alberto Lattuada, “Un uomo in ginocchio” di Damiano Damiani e “Dimenticare Venezia” di Franco Brusati. Negli anni ’90, si dedicò soprattutto alla televisione, apparendo in fiction come “Morte di una strega”, “Lo zio d’America” e “I Cesaroni”, consolidando il suo status di icona.
Vita privata: tra amori e dolori
La vita sentimentale di Eleonora Giorgi è stata altrettanto intensa e complessa quanto la sua carriera. Il suo primo grande amore fu l’editore Angelo Rizzoli, con cui si sposò nel 1979, dando vita a una storia d’amore passionale segnata dallo scandalo P2 e dalla quale è nato il figlio Andrea. Travolgente è stata la storia d’amore con Massimo Ciavarro, conosciuto sul set di Sapore di Sale 2. Tra i due – che per esigenze di copione amoreggiano nel film – scoccò la scintilla. Dopo avere recitato in “Compagni di scuola” (1988) si parlò di possibile matrimonio ma i due preferirono vivere la loro vita in campagna dove producevano olio e allevavano animali. “Preferivamo quello ai film”, confesserà Ciavarro anni dopo.
Alla fine del 1990 Eleonora Giorgi rimase incinta e il 22 ottobre 1991 nacque Paolo Ciavarro, il suo secondo figlio. L’attrice si allontanò nuovamente dalla scena pubblica per crescere il piccolo Paolo e godersi l’amore del compagno al riparo dalle attenzioni di paparazzi e curiosi. A anni di distanza dal loro primo incontro, si sposarono nel 1993. Dopo il rito nuziale, l’attrice e Ciavarro tornarono alle loro occupazioni, in campagna, ancora lontani dai set ma molto attivi nell’imprenditoria agricola tra serre, giardini e animali.
Tre anni dopo, senza troppo proclami, i due attori si lasciarono e nel 1996 divorziarono. La decisione, si scoprirà anni dopo, venne presa dall’attrice: “Tra noi è finita perché gli uomini dopo un po’ tendino a darti per scontata ea metterti su uno scaffale”. L’attrice ha avuto brevi flirt con Pino Daniele (conosciuto in occasione di un’intervista a Blitz), Massimo Troisi (presentato da Carlo Verdone) e Warren Beatty (dopo il successo di Borotalco nel 1982).
Un testamento di forza e speranza
Nel libro “Non ci sono buone notizie. L’anno più bello di mia madre, nonostante tutto” , scritto dal figlio Andrea Rizzoli e pubblicato da Piemme, Eleonora Giorgi rivela il dolore e la forza con cui ha affrontato la scoperta del tumore al pancreas. “Che la mia vita abbia subito, fin dall’inizio, eventi di portata extra-ordinaria, fra alti e bassi estremi estranei alla mia volontà, è un dato di fatto evidente. Il Destino, più che la mia volontà, ha fin qui segnato il mio percorso umano. Non mi aspettavo, però, che il Fato imprimesse di colpo una svolta tanto violenta alla mia vita”, racconta l’attrice nella prefazione del libro.
Il diario diventa una testimonianza intima e toccante della lotta familiare: Andrea Rizzoli descrive come la malattia abbia unito la famiglia in un intricato nodo di emozioni e speranze. “Non siamo mai stati così uniti. Presi dalle nostre individualità procedevamo come rette parallele, ma adesso siamo un intreccio di sentimenti e sostegno reciproco”, scrive Andrea, dedicando il diario a sua madre. Anche Paolo Ciavarro, nella postfazione, sottolinea l’incredibile forza e l’amore con cui Eleonora ha educato i suoi figli, trasformando un anno di sofferenza in un’esperienza di gioia e luce.
L’eredità di una diva
Negli ultimi anni, Eleonora Giorgi si era dedicata principalmente alla televisione, partecipando a programmi come “Don Matteo”, “Ballando con le stelle” e “Grande Fratello Vip”. Oggi il ricordo della sua vitalità, della sua dolcezza e della sua ineguagliabile presenza sullo schermo resterà per sempre impresso nella storia del cinema e della televisione italiana. La sua vita, fatta di successi, dolori e una costante ricerca della perfezione, diventa un inno alla resilienza e al coraggio.