Eleonora Giorgi, Clizia Incorvaia racconta l’ultimo incontro con il nipotino: ‘Si era sistemata meglio’

Eleonora Giorgi con il nipotino nel loro ultimo incontro, a destra Clizia IncorvaiaEleonora Giorgi con il nipotino nel loro ultimo incontro, a destra Clizia Incorvaia

Un addio pieno d’amore nel giorno di San Valentino

“Eleonora era così felice, si era sistemata al meglio, seduta in poltrona con un sorriso stupendo”. Clizia Incorvaia ha raccontato alla rivista Gente l’ultimo incontro tra Eleonora Giorgi e il nipotino Gabriele. Il 14 febbraio scorso, in occasione di San Valentino, Clizia e Paolo hanno portato il loro bambino di tre anni a trovare la nonna in clinica, trasformando quel momento nel loro ultimo saluto.

«Abbiamo lasciato che questi cuori grandi volassero nella stanza. Gabriele saltava, batteva le mani, tanto che poco dopo è arrivato anche nonno Massimo, che è stato presentissimo, e subito ha detto: “Ma qui c’è una festa?”» – ha raccontato Clizia.

Anche in quel momento difficile, l’attrice ha pensato solo alla felicità del nipote, chiedendo a Paolo e Clizia di organizzargli una piccola festa per il suo compleanno, il 19 febbraio. «La sua situazione non era certo rosea, era ricoverata, camminava a fatica e non sarebbe stata presente al compleanno di Gabriele. Eppure, ci aveva invitato a festeggiare con una torta e i dinosauri che lui ama tanto» ha aggiunto l’influencer.

“Stava male, ma dava forza a tutti”

Gente ha dedicato all’attrice una copertina speciale e un lungo racconto sulla sua carriera, i suoi amori e la sua battaglia contro la malattia. «Le sue parole erano sempre un insegnamento, uno stimolo a riflettere e a migliorare» – ha affermato Clizia Incorvaia. Nonostante la malattia e le pesanti cure, Eleonora Giorgi ha sempre mantenuto un atteggiamento positivo e ha saputo infondere coraggio a chi le stava accanto. Clizia ha raccontato un episodio significativo per dimostrare la forza dell’attrice:

«Ero andata da lei in un giorno in cui ero distrutta, sbattuta, non curata come al solito. La sua situazione si era aggravata, ero scossa ma non volevo farglielo vedere. Ho ancora impresso il suo sguardo tenero e le sue raccomandazioni. Mi diceva di non perdere il mio spirito lieve, di essere un sostegno per la famiglia e per Paolo, che non mi dovevo buttare giù».

Parole che dimostrano quanto Eleonora Giorgi, anche nei suoi momenti più difficili, sia stata un punto di riferimento per chi le voleva bene. Il suo ricordo rimarrà vivo attraverso l’amore della sua famiglia e l’eredità di saggezza e positività che ha lasciato.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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