Donatella Versace resta bloccata in ascensore a Los Angeles: spavento e maxi donazione

Piccolo incidente a Los Angeles per Donatella Versace. Venerdì 8 marzo la stilista italiana è rimasta bloccata in un ascensore del centro Lgbt della metropoli californiana, dove era attesa per un evento di raccolta fondi. Ogni anno, la creatrice amica dei divi arriva in città in vista degli Oscar: ci sono le star da vestire e molti eventi da organizzare e sostenere. 

Donatella Versace bloccata in ascensore al centro Lgbt: le guardie del corpo riescono a forzare le porte

Così, dopo aver ospitato giovedì un cocktail esclusivo in onore delle Versace Icons in una villa di Bel Air, era attesa alla serata di beneficenza del centro Lgbt ospitata dall’ex campione di basket Dwyane Wade. L’ascensore che la stava portando alla terrazza sul tetto si è bloccato. 

Il personale del centro ha chiamato i vigili del fuoco, ma le sue guardie del corpo hanno risolto tutto prima dell’arrivo dei pompieri. “Uno dei suoi addetti alla sicurezza è riuscito a forzare le porte” – ha raccontato uno dei presenti al giornalista di Variety Marc Malkin, anch’egli invitato al party. L’incidente si è risolto e Donatella ha proseguito la serata, annunciando una donazione di 50mila dollari per il centro (che è il primo fondato negli Usa, nel 1969) e assumendo la carica di ambasciatrice mondiale dell’organizzazione. 

Fedez all’after party di Versace con Gigi Hadid e il mondo parla della crisi dei Ferragnez (VIDEO)

“È una grande emozione essere qui stasera, anche perché sono rimasta bloccata nell’ascensore e pensavo che non sarei mai riuscita ad arrivare in tempo. Invece, eccomi qui a dirvi: ‘per favore, donate. E andate a votare'”. Pochi minuti dopo, ha staccato un assegno da 50mila dollari anche Faye Iosotaluno, amministratore delegato della più famosa App per appuntamenti del mondo, Tinder. Altrettanti sono arrivati ​​da Wade e famiglia. 

La donazione da 50mila dollari al centro Lgbt

Nel 2020, quando aveva 13 anni, sua figlia Zaya si è dichiarata transessuale. L’ex cestista dei Miami Heat l’ha sempre supportata ed ha argomentato così il suo impegno a fianco dell’adolescente: “Siamo dalla parte di nostra figlia. Stiamo dalla parte della nostra comunità. Parliamo ad alta voce. Parliamo orgogliosi. La nostra voce sarà forte contro chi cerca di gettarci immondizia addosso o di impedirci di crescere”. Versace è una appassionata della causa Lgbt. 

Solo due sere fa, al Green Carpet Fashion Awards a West Hollywood, ha approfittato del palco per ricordare Nex Benedict, una sedicenne non binaria dell’Oklahoma morta a febbraio dopo una lite con i compagni di scuola. “Vengo onorata come change maker. Ma anche voi potete contribuire al cambiamento. Sono in gioco vite umane. Alzate la vostra voce. Donate e votate”.