Rigoletto di Ekla: dall’odio social alla decisione di TripAdvisor dopo 4 Ristoranti di Borghese
15 Febbraio 2024 - 17:11Salernitana, chance in Serbia per Trivante Stewart: giocherà nel FK Javor Ivanjica
15 Febbraio 2024 - 19:12Il Codacons “smentisce Fedez che attraverso una farneticante storia pubblicata su Instagram, è tornato ad attaccare l’associazione dei consumatori per fantomatici scoop che in realtà la stessa associazione non ha mai diffuso”. Lo fa sapere l’ associazione in una nota.
‘Fedez ha la memoria corta e non ricorda i procedimenti a suo carico, il prossime è il 6 maggio’
”Evidentemente Fedez ha la memoria corta, e non ricorda che i procedimenti penali a suo carico, avviati a seguito di denuncia del Codacons, non sono stati affatto tutti archiviati. Il prossimo 6 maggio infatti il rapper dovrà rispondere del reato di calunnia ai danni del Codacons in un procedimento aperto dinanzi al Tribunale di Roma, e in quell’occasione dovrà anche osare rispondere alle domande che saranno poste dai nostri legali” – ha spiegato il Codacons.
‘Fedez nullatenente’, il rapper interviene dopo l’esposto Codacons: ‘Grandissimo scoop’
Il Codacons pubblica dunque il capo di imputazione integrale mosso dalla Procura di Roma a carico del rapper su richiesta del Gup del Tribunale di Roma, Annalisa Marzano: “Accusava falsamente il Rienzi” (presidente Codacons, ndr) “di aver pubblicato un messaggio ingannevole sul sito internet del Codacons con il quale si faceva credere che la raccolta fondi promossa sulla pagina internet www.codacons,.it nel mese di marzo del 2020 fosse destinata alla battaglia contro il Coronavirus nell’ambito della situazione pandemica all’epoca in essere, così inducendo un numero indeterminato di utenti ad aderire alla suddetta campagna, al fine di procurarsi donazioni che invece venivano impiegati a vantaggio esclusivo del Codacons”.
Il Codacons pubblica il capo di imputazione
“Nella stessa denuncia-querela – si legge ancora – Lucia accusa falsamente il Rienzi di aver utilizzato
respressioni lesive della propria reputazione, nell’ambito di un comunicato stampa del 24.3.2020 e di diversi video pubblicati su Youtube, in cui Rienzi rivendicava la correttezza del proprio operato”.