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10 Dicembre 2020 - 22:44Ylenia Bonavera, originaria di Messina, è morta ieri sera, 9 dicembre, all’ospedale Garibaldi di Catania due anni dopo l’aggressione dell’ex fidanzato che aveva tentato di ucciderla cospargendola di benzina.
La ventiseienne avrebbe assunto alcol e sostanze stupefacenti
Mercoledì sera, 9 dicembre, la ventiseienne è stata ritrovata, al fianco della sua Smart, in gravi condizioni da un amico che l’ha immediatamente accompagnata al pronto soccorso. Sul corpo della giovane c’era una ferita d’arma da taglio ma da un primo referto medico è emerso che la morte potrebbe essere stata causata da assunzione di alcol e di sostanze stupefancenti.
Spunta il video del litigio tra via delle Salette e via della Concordia, Ylenia raggiunta da un fendente alla spalla
Da un video, pubblicato da Meridionews, emerge che la messinese sarebbe stata raggiunta da un fendente alla spalla durante una discussione con altre donne tra via delle Salette e via della Concordia. Sull’accaduto sono in corso accertamenti da parte della squadra mobile di Catania che ha ascoltato il ragazzo che ha accompagnato Ylenia in ospedale. Nel 2017 la messinese finì in ospedale con il 13% del corpo ustionato dopo che l’ex fidanzato aveva tentato di darle fuoco con di benzina.
Nel 2017 l’aggressione dell’ex fidanzato: l’uomo è stato condannato e sta scontando la pena in carcere
La vittima era incinta di tre mesi ma perse il bambino in seguito all’aggressione. In un secondo momento la giovane aveva ritrattato, dicendo che non era stato Mantineo a darle fuoco, ma durante il processo emersero responsabilità dell’uomo, grazie alle indagini della Polizia. Una vicenda per la quale Alessio Mantineo è stato condannato a 12 anni, pena poi ridotta a 10 anni, che sta scontando in carcere.
Ylenia Grazia Bonavera non lavorava e risiedeva nel quartiere di San Cristoforo a Catania. Al vaglio degli inquirenti le frequentazioni della ventiseiennee tra il capoluogo di provincia etneo e Messina. “I veri amici non esistono” – uno degli ultimi post che la giovane aveva scritto sul profilo Facebook.