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1 Settembre 2020 - 20:51La criminologa Roberta Bruzzone ribadisce la sua tesi sulle colonne di Libero. “Al momento dell’incidente Viviana Parisi era in una sorta di tunnel psicotico e per tale motivo quando si ferma non chiede aiuto e va avanti con il suo piano di morte”.
‘Viviana Parisi era in una sorta di tunnel psicotico’
Per la professionista, opioninista in numerose trasmissioni d’approfondimento dedicate alla cronaca, non sussistono dubbi sulla volontà della dj torinese di togliersi la vita. Un viaggio senza ritorno con Gioele, il figlio di 4 anni, con l’imprevisto dell’incidente che non ha modificato i suoi piani. Da qui la decisione di scavalcare il guard rail per inoltrarsi nel bosco di Caronia, in provincia di Messina e, probabilmente, saltare dal traliccio.
Per la criminologa la dj torinese voleva evitare a Gioele una dolorosa separazione
Dall’altra parte la tesi dell’omicidio suicidio viene fortemente contrastata da Daniele Mondello e dalla famiglia della quarantatreenne. Un piano di morte che secondo quanto riferito da Roberta Bruzzone era scritto nei certificati che Viviana Parisi teneva custoditi nel cruscotto dell’auto. “Per sottrarre lei l’amato bimbo a un ineludibile destino di dolore, di separazione”.
L’ipotesi dell’omicidio suicidio e i certificati custoditi nel cruscotto dell’auto
Per la criminologa, inoltre, le condizioni di disagio della dj erano evidenti già da giugno. “Voleva evitare al figlio una dolorosa separazione” – ha ribadito nel puntualizzare che con il trascorrere ore sembra rafforzarsi la tesi dell’omicidio suicidio.
Tesi sulla quale sta lavorando anche la Procura con alcune ferite sul corpo della quarantatreenne che sarebbero compatibili con quelle del gesto volontario.