Visitatrice inciampa e squarcia tela del Moretto del Rinascimento esposta a Brescia

La tela rinascimentale danneggiata nella parte inferioreLa tela rinascimentale danneggiata nella parte inferiore

Inciampo fatale. Potrebbe essere il titolo di un film se non fosse una scena realmente accaduta. Non in un luogo qualunque, ma in un museo e soprattutto la persona che è inciampata è andata a finire contro un’opera d’arte del Rinascimento, un dipinto, squarciandolo.

La visitatrice cadendo ha appoggiato la mano sullo Stendardo dei Disciplini del Moretto

L’episodio risale alla sera di venerdì 7 febbraio e la protagonista è una visitatrice finita involontariamente contro lo Stendardo dei Disciplini, l’olio su tela del Moretto esposto nel complesso del museo di Santa Giulia a Brescia. “Una signora ha perso l’equilibrio e cadendo ha appoggiato una mano sulla tela. Fortunatamente la visitatrice non si è fatta nulla. Sono cose che possono succedere, soprattutto perché in questi giorni la mostra è molto frequentata”- racconta Stefano Karadjov, direttore della Fondazione Brescia Musei. L’opera, che si trova a Santa Giulia dall’ottobre scorso dopo un lungo restauro, è stata danneggiata nella parte bassa.

L’opera esposta al museo Santa Giulia di Brescia danneggiata nella parte bassa

“Siamo subito intervenuti per metterla in sicurezza e la restauratrice è giunta immediatamente – spiega Karadjov -. Conosce molto bene la tela, avendo partecipato al restauro”. Lo Stendardo rappresenta la religiosità di Brescia del Cinquecento. Veniva portato in processione ed è dipinto su due lati, fronte-retro. Da una parte riproduce due santi non identificati, dall’altra la Vergine e ai suoi piedi i due disciplini, devoti appartenenti alla confraternita della Madonna del Carmine, per la quale Alessandro Bonvicino l’aveva dipinto tra il 1522 e il 1524.

L’opera non era appesa a un muro ma esposta lungo il percorso dell’esposizione, e non era protetta, cioè non si trovava tra vetri che potessero tutelarne la fragilità, al contrario, ad esempio, dello stendardo di Orzinuovi del Foppa, che nella Pinacoteca è conservato in una teca.

‘Danno pienamente recuperabile’

Ora il pensiero va al recupero: “Il danno è pienamente recuperabile dato che il taglio è stato netto, senza sfrangiature, e non c’è stata perdita di superficie pittorica” – assicurano i vertici del museo. Tra una settimana sarà allestito il laboratorio di restauro all’interno dello stesso museo dove l’opera è stata coperta. “Il danno è quantificabile economicamente in qualche migliaio di euro – dice ancora Karadjov -, cifra che verrà completamente coperta dall’assicurazione”.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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