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4 Gennaio 2021 - 8:24Gianni ha difeso a denti stretti lo scooter che aveva regalato alla figlia per i suoi 18 anni e che gli permetteva di portare il pane a casa lavorando come rider. Le immagini del cinquantenne picchiato e rapinato a Napoli hanno fatto il giro del web provocando indignazione e rabbia.
Rider 50enne circondato da 6 persone in zona Calata Capodichino e rapinato dello scooter della figlia
Il fatto si è verificato in zona Calata Capodichino sabato 2 gennaio con la vittima che è stata circondata da sei persone a volto coperto mentre stava effettuando delle consegne. Con grande coraggio l’uomo si è difeso dal brutale assalto cercando di parare calci e pugni per difendere il mezzo aggrappandosi allo stesso fino a quando uno dei malviventi non ha esitato a travolgerlo. La scena è stata ripresa da un residente che sembra non abbia allertato le forze dell’ordine dopo aver girato il filmato con il cellulare.
La rapina ripresa da un residente, raccolti oltre 11.000 euro su Gofundme in poche ore
Nelle ore successive il video del minuto di terrore vissuto da Gianni è stato condiviso sui social. L’episodio ha provocato sconcerto e rabbia ma ha una volta di più ha messo in risalto la grande generosità dei napoletani e non solo. Su Gofundme, con i foodclubbers in prima linea, è stata avviata una raccolta fondi per raccogliere i 5000 euro necessari per acquistare lo scooter. In poche ore è stato raggiunto l’obiettivo con oltre 11.000 euro raccolti.
Dopo aver denunciato la rapina la vittima ha ripreso il giro delle consegne in auto
Sulla sua pagina Facebook Gianni Simioli di Radio Marte ha raccontato di aver parlato con la vittima della rapina, un padre di famiglia cinquantenne. “Abbiamo appena ascoltato un messaggio che il nostro amico ci ha inviato in privato. Sapete cosa dice? Che ci ringrazia, ma che al momento non può rispondere perché dopo lo “stop” per la rapina subita, ha ripreso a lavorare per completare il giro di consegne con un’auto. Insomma, avete capito bene: sta proprio continuando a lavorare. Applausi e rispetto per questo disoccupato di 50 anni “che non può stare senza fare niente aspettando che arrivi un lavoro” e sono parole sue”.
Come riferisce Fanpage Gianni dopo la rapina si è recato in commissariato a Secondigliano per denunciare l’accaduto e subito dopo ha ripreso il giro delle consegne con l’auto del titolare: “Voglio che venga fatta giustizia” – avrebbe riferito con le forze dell’ordine che stanno vagliando le immagini sul web e quelle delle telecamere di videosorveglianza presenti sul posto per identificare i responsabili.