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Verme nel cervello di una paziente in Australia: ‘Accusava depressione e perdita di memoria’

Un neurochirurgo ha raccontato di aver prelevato un verme dal cervello di una paziente mentre indagava sui misteriosi sintomi che l’avevano colpita. Dopo aver eseguito la biopsia Hari Priya Bandi ha estratto con una pinza il parassita che misurava 8 centimetri all’ospedale di Canberra, in Australia.

Il verme misurava 8 centimetri ed è stato scoperto dal neurochirurgo Bandi mentre eseguiva una biopsia a Canberra

“Ho solo pensato: ‘Che cos’è? Non ha alcun senso. Ma è vivo”. Bandi è stato citato martedì nel quotidiano The Canberra Times. “Ha continuato a muoversi con vigore. Ci siamo sentiti tutti un po’ male” – ha aggiunto Bandi parlando della sua squadra operativa. La creatura era la larva di un nematode nativo australiano non precedentemente noto come parassita umano, chiamato Ophidascaris robertsi. I vermi si trovano comunemente nei pitoni tappeto.

Bandi e il medico di malattie infettive di Canberra, Sanjaya Senanayake, hanno realizzato un articolo sullo straordinario caso medico pubblicato nell’ultima edizione della rivista Emerging Infectious Diseases. Senanayake sottolineando che il verme è stato trovato mentre era in servizio in ospedale nel giugno dello scorso anno. “Ho ricevuto una chiamata che diceva: ‘Abbiamo un paziente con un problema di infezione. Abbiamo appena rimosso un verme vivo dal cervello di questo paziente’” – ha detto Senanayake.

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La donna era stata ricoverata in ospedale dopo che le erano state riscontrate la perdita di memoria e un peggioramento della depressione nell’arco di tre mesi. Dagli accertamenti sono emersi cambiamenti nel suo cervello. Un anno prima, era stata ricoverata nell’ospedale locale nello stato sud-orientale del New South Wales con sintomi tra cui dolore addominale, diarrea, tosse secca e sudorazione notturna.

La paziente era stata ricoverata per la perdita di memoria e un peggioramento dello stato depressivo

Senanayake ha detto che la biopsia cerebrale avrebbe dovuto rivelare un cancro o un ascesso. “Questo paziente era stato curato… per quella che era una malattia misteriosa”. Bandi ha spiegato che la sua paziente ha ripreso conoscenza dopo che il verme è stato estratto senza alcuna conseguenza negativa. “Era così grata di avere una risposta per ciò che le aveva causato problemi per così tanto tempo”.

La paziente 64enne potrebbe essere diventata ospite inconsapevole del verme dopo averne ingerito accidentalmente le uova, consumando una pianta selvatica raccolta vicino a casa. 

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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