Elisa Stefania Feru
Eliza Stefania uccisa dal marito a Gualdo Tadino: le tensioni e il tragico epilogo: ‘Lui dolce ma fragile’
5 Gennaio 2025 - 21:18
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Vannacci registra il marchio e fa discutere su Cecilia Sala: ‘Sapeva i rischi che correva’

Il generale Roberto Vannacci continuerà la sua marcia politica dentro la Lega ma fa sapere che il marchio appena registrato, “Il Mondo al contrario” – titolo del suo saggio di successo – comparirà con qualche modalità, al momento tutta da studiare, come simbolo alle Regionali del 2025 insieme a quello del Carroccio.

Roberto Vannacci ha registrato il marchio Il mondo al contrario: ‘Non lascio la Lega’

“Forse quando uno registra un marchio divorzia dalla moglie?” – ha ironizzato Vannacci respingendo la provocazione di chi lo stuzzicava su un’ipotetica rottura con la Lega. Vannacci ha spiegato di aver “registrato un marchio, perché è il mio marchio, è il titolo del libro e quindi voglio essere sicuro che venga utilizzato secondo i princìpi che io sposo”. E a chi gli chiedeva se alle Regionali sarà con la Lega o fuori, appunto facendo correre il suo simbolo, ha detto: “Non ne abbiamo parlato, ne discuteremo tecnicamente. Io sono nella Lega, vedremo il modo per presentare la nostra formazione nel modo più efficace possibile in Toscana, dove ci saremo, saremo influenti e sicuramente determinanti”. Comunque sia, un cantiere per liste di suoi seguaci appare ora opzione all’orizzonte.

‘Ministro dell’interno? É una domanda che non c’entra nulla, sono qui per Sandro Mugnai’

D’altronde, “non ci sono segreti fra me e il ministro Salvini nell’ambito delle attività che facciamo” – ha chiosato Vannacci ai giornalisti che stamani l’aspettavano alla casa di Sandro Mugnai, l’uomo che il 5 gennaio 2023 uccise il vicino che gli stava per far crollare l’abitazione a colpi di ruspa, e ora è imputato di omicidio volontario. L’occasione fa lucidare al generale temi cari alla destra: legittima difesa e sicurezza personale. E al riguardo Vannacci respinge illazioni assonanti, come chi gliele fa prospettando una competizione con Salvini per la guida del Viminale. “Le piacerebbe fare il ministro degli Interni?”, lo provocano ancora. “É una domanda che non c’entra nulla”, contrattacca ma “se nel caso si dovesse verificare in un lontano futuro la possibilità di far parte di un governo, ne parleremo e vedremo, ma ora sono qui per il signor Mugnai e non per fare il ministro dell’Interno”.

L’11 gennaio parte l’udienza preliminare per Mugnai. “Sono convinto – ha detto – che la magistratura potrà dimostrare la sua innocenza” e che “venga riconosciuta la legittima difesa”. “Ho fiducia: sia nel caso di Salvini, sia nelle mie vicende giudiziarie”. Gli è stato anche chiesto, per la sua esperienza di militare schierato in Medio Oriente contro il terrorismo, della vicenda di Cecilia Sala.

‘Cecilia Sala? Quando i marò si trovavano nella sua condizione lei auspicava che rimanessero in India’

“La signora Sala era sicuramente al corrente dei rischi” che si corrono “ad andare a operare in Paesi come l’Iran – ha detto Vannacci – Secondariamente mi auguro che la nostra diplomazia la riporti a casa: ogni nostro concittadino ha sempre la tutela, qualsiasi cosa abbia fatto”. “Sono” invece “un po’ rammaricato – ha voluto puntualizzare – delle parole che Cecilia Sala diceva nei confronti dei nostri marò, quando si trovavano nella sua stessa condizione e lei auspicava che rimanessero in India e fossero giudicati dagli indiani”.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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