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5 Marzo 2024 - 22:32Non finirà sotto processo il 21enne olandese Sacha Chang, autore, nell’agosto scorso, del duplice omicidio del padre Chain Fa Chang e dell’amico di famiglia, il medico Lambertus Ter Horst a Montaldo Mondovì (Cuneo).
Sacha Chang non era capace di intendere e di volere al momento del duplice omicidio: non andrà a processo
Il gip di Cuneo Daniela Rita Tornesi ha accolto martedì 5 marzo la richiesta formulata dal difensore del giovane, Luca Borsarelli. La perizia psichiatrica del professor Franco Freilone, incaricato dal tribunale, ha stabilito che al momento dei fatti l’omicida era incapace di intendere e di volere, dunque non imputabile.
Mondovì, 21enne uccide il padre e l’amico di famiglia al culmine di una lite e fugge nei boschi
La Procura non si è opposta alla richiesta del difensore di trasferire Chang dal carcere di Torino, dove è ora detenuto, ad una Rems, ovvero una struttura sanitaria per autori di reati affetti da disturbi psichici e socialmente pericolosi. Richiesta che il giudice ha accolto alla luce della consulenza.
Il 21enne lascerà il carcere e sarà trasferito in una Rems
Nel pomeriggio del 16 agosto scorso il giovane si era scagliato con un coltello dapprima contro il padre, un 65enne di origini cinesi che lavorava come maestro di scuola elementare ad Amsterdam, poi contro l’amico e connazionale che li ospitava, un medico di 60 anni, ben conosciuto nel paese dove da alcuni anni trascorreva le vacanze.
I carabinieri lo avevano rintracciato nei boschi del Monregalese, nei pressi di una cappella, dopo due giorni di caccia all’uomo: provato dalla fuga e ancora sporco di sangue, Chang non aveva opposto resistenza all’arresto