Real-Atletico 3-7, Zidane sul disastro blancos: ‘Per noi un’amichevole, per loro no’ (highlights)
27 Luglio 2019 - 5:24Cerci sceglie la strada del silenzio: ‘Non posso parlare’ L’attaccante ha sciolto le riserve? La Salernitana spera
27 Luglio 2019 - 20:18Il lungo interrogatorio, l’aspirina al posto della droga, la vendetta ed una vicenda che presenta ancora diversi aspetti poco chiari
Ha confessato dopo un lungo interrogatorio ed al termine di una giornata convulsa tra indiscrezioni, smentite e polemiche. Alla fine uno dei due turisti americani ha ceduto ed ha ammesso di aver accoltellato e ucciso il vice brigadiere Mario Cerciello Rega in via Pietro Cossa a Roma.. Il giovane, capelli mechati e camicia a righi, ha riferito che la borsa era stata rubata ad un pusher che li aveva truffati vendendogli aspirina in polvere invece della droga. Da qui la reazione dei due, Christian Gabriel Natale Hjorth ed Elder Finnegan Lee ,(rispettivamente 19 e 20 anni), che sarebbero riusciti a rubare la borsa allo spacciatore ed a rientrare nell’albergo a quattro stelle che li ospitava. In realtà a subire lo scippo sarebbe stato un mediatore che avrebbe messo in contatto i due turisti con il pusher. Nel borsello c’era anche il telefono dell’uomo, Sergio Brugiatelli, che ha provveduto a contattare i due giovani con i quali si sarebbe messo d’accordo per la restituzione del maltolto dietro la restituzione del denaro pagato o di sostanze stupefacenti (versione ancora da chiarire del tutto). A questo punto il mediatore ha contattato i carabinieri affermando di essere stato derubato ma omettendo la vicenda relativa alla droga. I due carabinieri si sono presentati in borghese e, dopo essersi qualificati, chiedono i documenti. Tanto basta per scatenare la reazione violenta dei due americani che si erano presentati all’appuntamento con un coltello (forse un punteruolo) per il timore di brusche reazioni del pusher. Nella colluttazione uno dei due giovani ha colpito per ben otto volte il trentacinquenne Mario Cerciello Rega, uno dei fendenti l’ha colpito al cuore e per il neo sposo non c’è stato nulla da fare. Subito dopo è scattata la caccia all’uomo ed in un primo momento si è parlato del coinvolgimento di due nordafricani. In serata sono stati identificati, attraverso le immagini delle videocamere di sorveglianza (diffuse anche sul web), i due americani che sono stati raggiunti nell’hotel a quattro stelle dove alloggiavano. Nel frattempo gli inquirenti avevano ascoltato altre due persone. In serata uno dei giovani è crollato ed ha ammesso l’omicidio ma altri aspetti dovranno essere chiariti nelle prossime ore. In mattinata si era diffusa la voce che il pusher fosse stato individuato e ristretto ai domiciliari il pusher. Nel successivo interrogatorio Christian Gabriel Natale Hjorth ed Elder Finnegan Lee , indagati per concorso in omicidio aggravato e tentata estorsione, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Nel pomeriggio l’autopsia.