La lettera di Zelensky e le trattative per la pace in Ucraina
Durante il suo discorso sullo Stato dell’Unione al Congresso, Donald Trump ha annunciato di aver ricevuto una lettera dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in cui si affermerebbe la disponibilità di Kiev a partecipare a negoziati di pace il prima possibile.
“Ho ricevuto oggi dal presidente Zelensky una lettera che dice che l’Ucraina è pronta a venire al tavolo dei negoziati per portare una pace duratura”, ha dichiarato Trump, citando il contenuto del messaggio.
Il presidente americano ha poi aggiunto che, secondo quanto scritto da Zelensky, gli ucraini desiderano la pace più di chiunque altro e che il leader di Kiev si è detto pronto a collaborare con la sua leadership per garantire l’indipendenza del Paese. Trump ha letto un passaggio della lettera del leader ucraino. “Apprezziamo molto tutto ciò che l’America ha fatto per aiutarci a mantenere la nostra indipendenza: per quanto riguarda l’accordo sui minerali, l’Ucraina è pronta a firmarlo quando sarà più conveniente per voi”.
Segnali di apertura dalla Russia: ‘Mosca è pronta alla pace‘
Trump ha poi rivelato che anche Mosca avrebbe manifestato la volontà di porre fine al conflitto.
“Abbiamo ricevuto forti segnali dalla Russia, sono pronti per la pace”, ha affermato il presidente, sottolineando di aver avuto “discussioni serie” con il Cremlino.
Il tycoon ha chiuso la questione con una provocazione al Congresso:
“Non sarebbe bellissimo? È ora di porre fine a questa guerra insensata”.
Un passaggio che ha diviso l’aula e scatenato reazioni contrastanti tra i Democratici e i Repubblicani.
Attacco ai Democratici e stoccate all’Unione Europea
Non è mancata la consueta stoccata ai Democratici. Rivolgendosi ai membri del Congresso, Trump ha chiesto:
“Volete che la guerra in Ucraina continui per altri cinque anni? Sì, direbbe Pocahontas”.
Un riferimento alla senatrice Elizabeth Warren, soprannominata così dal tycoon, che ha risposto sorridendo e applaudendo. Trump ha poi criticato l’Unione Europea, accusandola di aver speso più soldi per l’acquisto di gas russo che per sostenere l’Ucraina.
Trump rilancia: ‘La Groenlandia è essenziale per la sicurezza degli USA‘
Nel suo discorso, Trump è tornato a parlare della Groenlandia, ribadendo che gli Stati Uniti devono averla per garantire la loro sicurezza nazionale e internazionale.
“Sosteniamo con forza il diritto degli abitanti della Groenlandia a determinare il loro futuro. Se sceglieranno di unirsi agli Stati Uniti, li accoglieremo a braccia aperte”.
Un’idea che Trump aveva già lanciato in passato e che continua a generare dibattito a livello internazionale.
‘Ci riprenderemo il Canale di Panama‘
Altro punto chiave del discorso è stato il riferimento al Canale di Panama, considerato da Trump un’infrastruttura fondamentale per gli Stati Uniti.
“Lo abbiamo dato alla Cina e ce lo riprenderemo”, ha affermato il presidente, facendo riferimento all’acquisizione di due dei maggiori porti del Canale da parte di BlackRock, in collaborazione con CK Hutchinson, società di Hong Kong.
Piani per il futuro: da Marte ai nuovi dazi commerciali
Trump ha poi parlato di esplorazione spaziale, dichiarando che gli Stati Uniti andranno “su Marte e oltre” e che pianteranno la bandiera americana sul Pianeta Rosso.
Non sono mancati riferimenti alla politica economica: il presidente ha confermato che dal 2 aprile entreranno in vigore nuovi dazi commerciali nei confronti dei partner internazionali.
‘L’età dell’oro dell’America è appena iniziata‘
Trump ha chiuso il discorso con un messaggio trionfalistico:
“Tenetevi pronti per un incredibile futuro, perché l’età dell’oro dell’America è appena cominciata e sarà come qualcosa che non si è mai visto. Dio vi benedica”.
Dopo un’ora e 40 minuti, il discorso si è concluso tra applausi e critiche, lasciando aperti numerosi interrogativi sulle future mosse della sua amministrazione.