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18 Agosto 2022 - 5:24Il tricheco Freya era diventato una star con turisti e residenti che dal 17 luglio si recavano nel fiordo di Oslo, in Norvegia, per fotografarlo. L’animale sembrava aver preso confidenza con gli umani ma la sua mole, pesava 600 chili, aveva finito per provocare problemi e danni..
Sdegno e rabbia in Norvegia dopo la decisione di praticare l’eutanasia al tricheco star
Dalle aggressioni ad anatre e cigni fino ai danni alle barche quando si stendeva per una pennichella che poteva durare fino alle 20 ore. Le autorità norvegesi hanno deciso di sopprimere il tricheco (tra l’altro specie protetta) perché ritenuto pericoloso provocando sdegno e rabbia. “Freya non poteva essere allontanata in qualche modo? Ucciderla era davvero l’unica strada percorribile” – gli interrogativi che in queste ore stanno assalendo non solo gli amanti degli animali. In tanti non hanno condiviso l’operato delle autorità.
In queste ore è stata avviata in Norvegia una raccolta fondi per erigere una statua in memoria del tricheco star. “Erigendo una statua del simbolo che è diventata Freya, ricorderemo sempre a noi stessi (e alle generazioni future) che non possiamo o non dobbiamo sempre uccidere e rimuovere la natura quando è di intralcio” – si legge nell’appello lanciato sul web con l’invito a sostenere l’iniziativa che è partita martedì 16 agosto. Nel giro di poche ore sono stati raccolti 17000 euro. Gli organizzatori hanno affermato che se il progetto fallisce, i fondi andranno alla sezione locale del World Wildlife Fund.
‘Statua in onore di Freya per ricordare che non dobbiamo sempre uccidere quando la natura è di intralcio’
Il capo della direzione norvegese della pesca ha riferito che domenica 14 agosto era stata presa in considerazione l’idea di spostare l’animale altrove, ma, dopo una serie di verifiche, si è appurato che non era un’opzione praticabile dopo che per settimane si è sperato che Freya si allontanasse da sola dal fiordo di Oslo.