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Travolse famiglia e uccise 3 persone a Santo Stefano di Cadore: Angelika Hutter patteggia a 4 anni e 8 mesi

Angelika Hutter ha patteggiato quattro anni e otto mesi a seguito del triplice omicidio stradale commesso nel pomeriggio del 6 luglio del 2023 in pieno centro Santo Stefano di Cadore in provincia di Belluno.

Angelika Hutter investì a folle velocità la famiglia in vacanza a Santo Stefano di Cadore: tra le vittime anche il piccolo Mattia

La 32enne designer tedesca, che attualmente si trova in libertà vigilata in una struttura psichiatrica della provincia di Verona, lo scorso anno lanciò la sua Audi A3 di colore nero a folle velocità contro tre persone uccidendo Marco Antonello di 47 anni, il figlio Mattia di 2 e la nonna del piccolo, Maria Grazia Zuin di 65, tutti originari di Favaro Veneto in provincia di Venezia. La graphic designer tedesca non tornerà in carcere anche perché ha scontato tutta la carcerazione preventiva possibile alla Giudecca di Venezia.

Nel riquadro padre e figlio morti nell'incidente
Nel riquadro padre e figlio morti nell’incidente

La 32enne designer tedesca è in libertà vigilata e non tornerà in carcere

La difesa di Angelika Hutter ha accettato la proposta dell’accusa di quattro anni e otto mesi di detenzione: l’udienza del 15 ottobre ufficializzerà il patteggiamento. Nei confronti della Hutter ci sono altri due procedimenti, quello a Bolzano per il porto illegale di un grosso martello accertato presso il centro commerciale ‘Twenty’ e quello a Venezia per aver aggredito le compagne di cella e gli agenti della polizia penitenziaria. 

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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