I fatti: due cadaveri in un’abitazione a Lamon
Due persone, padre e figlio, sono stati trovati morti nel pomeriggio del 22 aprile in una casa della frazione di Oltra, nel comune di Lamon, in provincia di Belluno. A dare l’allarme sono stati i vicini, che intorno alle 17:00 hanno udito spari provenire dall’abitazione. I carabinieri, giunti sul posto con il magistrato di turno, hanno avviato immediatamente le indagini.
L’ipotesi principale: omicidio-suicidio
Secondo le prime ricostruzioni, si tratterebbe di un caso di omicidio-suicidio. Vladislaw Gaio, 50 anni, avrebbe accoltellato il figlio Riccardo, di 17 anni, al culmine di una lite, per poi rivolgere l’arma contro sé stesso. I medici del Suem 118, giunti con ambulanze ed elicottero, non hanno potuto far altro che constatare la morte di entrambi.
Nessun segnale allarmante
La famiglia Gaio, di origine balcanica, era conosciuta come tranquilla e ben integrata in una piccola comunità dove non aveva mai destato preoccupazioni. Con loro vive anche la madre, che al momento della tragedia non era presente nell’abitazione. Le indagini proseguono per chiarire le dinamiche esatte e comprendere le motivazioni di un gesto tanto estremo quanto inspiegabile.
Una comunità sotto shock
La comunità di Lamon è sconvolta: una tragedia che ha colpito nel profondo il piccolo borgo montano. Nessun precedente, nessun campanello d’allarme evidente: solo una lite improvvisa sfociata nel sangue. Un dramma familiare che lascia senza parole, mentre le forze dell’ordine continuano a raccogliere testimonianze per fare piena luce sull’accaduto.