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24 Aprile 2022 - 21:43Multata la star per adulti Mary Rider per oltraggio alla pubblica decenza per un episodio risalente al 2017. L’oggetto del reato è un coniglietto vibrante e altri accessori del piacere esposti nella grande e luminosa vetrina del sexy shop torinese La bottega dei desideri.
La contravvenzione, che si appella all’articolo 725 del Codice Penale contro il commercio di scritti, disegni o altri oggetti contrari alla pubblica decenza, è stata elevata a giugno 2017 (due settimane dall’apertura del punto vendita).
L’audace attrice sanzionata per non aver oscurato la vetrina del suo shop: ‘Non c’era nulla di scandaloso’
L’audace giornalista aveva chiesto lumi alla polizia municipale ed agli uffici comunali di Torino per avere delucidazioni sulle linee guida e gli ordinamenti cittadini in materia di vetrinistica constatando la vacatio legis che autorizza la grande distribuzione ad esporre nei centri commerciali accessori intimi molto espliciti.
In ogni caso le farmacie hanno la possibilità di inserire nei distributori automatici oggetti del piacere, senza distinzione di età, mentre per i sexy shop vige la disposizione di oscurare le vetrine per nascondere alla “pubblica decenza” la visione di oggetti che potrebbero turbare l’osservatore inconsapevole. “Non c’era nulla di scandaloso esposto ed il coniglietto non sembrava neanche un vibratore”. L’attrice ha presentato ricorso in Prefettura.
‘Mortificata nel vivere in una città che si proclama europea ma pone barriere obsolete’
I tempi della Giustizia italiana sono jurassici, ma ad aprile 2022 (cinque anni dopo) è giunto il verdetto con la Prefettura che ha confermato la sanzione di 206 euro senza nulla aggiungere o motivare. “Sono mortificata a vivere e lavorare in una città che a parole si proclama europea, tollerante, aperta alla parità dei diritti ma nei fatti applica sanzioni e pone barriere obsolete, come se un innocente coniglietto fosse il vero male di Torino” – osserva Mary Rider che dichiara di voler proseguire la sua protesta per le vie ufficiali, con un ulteriore ricorso al Giudice di Pace e la richiesta di un’audizione in consiglio comunale, e sui canali social e in tv per indignare l’opinione pubblica contro il falso moralismo.
Mary Rider presenta ricorso e chiede un’audizione in consiglio comunale
La star ha le idee chiare: “Sogno un sexy shop come in altri paesi d’Europa dove le donne e le coppie si avvicinano all’erotismo con la serenità di un centro benessere: un luogo dove chiedere consiglio, ricevere suggerimenti, seguire laboratori e corsi di educazione al piacere. Una rivoluzione culturale che passi attraverso la realizzazione delle proprie fantasie nel rispetto degli altri. Torino mi dica se è pronta per questo”.
L’attrice presenterà ricorso e, nel frattempo, è pronta medita su una protesta che faccia rumore e stimoli le istituzioni a riflettere anche su tematiche spesso affrontate superficialmente o seguendo vecchi schemi.