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Thomas Christopher Luciani ucciso a 16 anni a Pescara, il bagno al mare dopo il delitto: chi sono i fermati

Thomas Christopher Luciani ucciso al Parco Baden Powell a Pescara

Il ragazzo ucciso a Pescara è il 16enne italiano di origine albanese Thomas Christopher Luciani. Il corpo del giovane è stato trovato intorno alle 18:30 all’interno del Parco Baden Powell, in pieno centro a Pescara, a ridosso della ferrovia domenica 23 giugno. Individuati e fermati i due presunti autori del delitto.

Thomas Christopher Luciani è stato ripetutamente accoltellato e ucciso al Parco Baden Powell: il presunto debito di 200 euro

Si tratta di due minorenni, che subito dopo i fatti, secondo quanto emerso fino ad ora, sarebbero andati a fare il bagno al mare prima e poi avrebbero trascorso la serata in discoteca. Lì, probabilmente, si sarebbero disfatti del coltello utilizzato. Per recuperare l’arma sono in azione i sommozzatori dei vigili del fuoco. Le indagini della squadra Mobile proseguono per ricostruire la vicenda. I soccorritori sono stati contattati intorno alle 21:00 quando il giovane era già morto.

L’accoltellamento sarebbe scaturito da una lite probabilmente legata allo spaccio di droga in una zona frequentata da pusher e assuntori. Thomas Christopher Luciani, residente a Rosciano, è stato attirato in una zona non sorvegliata retrostante il parco e poi colpito ripetutamente (pare 25 volte) con un’arma da taglio nelle parti vitali del corpo per un debito di 200 euro. Le indagini avviate subito dopo il ritrovamento del corpo del giovane sono state condotte da personale altamente specializzato della Squadra Mobile pescarese, dalla squadra Volanti e dalla Polizia Scientifica. Per tutta la notte, in Questura sono state ascoltate persone potenzialmente informate sui fatti e testimoni.

Fermati figlio di un avvocato e di un maresciallo dei carabinieri, dopo il delitto sono andati a fare il bagno e in disco

Fondamentali anche le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza presenti nella zona antistante il parco e in prossimità di uno stabilimento balneare dove tutti i componenti del gruppo sono andati dopo il crimine. “La drammatica vicenda, fin dalle prime battute ha evidenziato un incredibile disagio giovanile, una sorprendente carenza di empatia emotiva ed una palese incapacità di comprendere l’estremo disvalore delle azioni commesse.

Questi atteggiamenti disfunzionali meritano ampio approfondimento, al pari della necessaria ricostruzione delle dinamiche e responsabilità. A tal fine sono dirette le attività investigative in corso, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di L’Aquila”.

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Thomas Christopher Luciani

La pista dello spaccio: ‘Palese incapacità di comprendere l’estremo disvalore delle azioni commesse’

I due minorenni fermati a Pescara per l’omicidio di Thomas Christopher Luciani sono il figlio di un avvocato mentre l’altro è il figlio di un maresciallo comandante di una stazione locale di un comune della provincia di Pescara. Si cerca l’arma del delitto, presumibilmente un coltello, che non è ancora stata trovata. Il corpo della vittima, 17 anni da compiere, è stato affidato alla nonna in quanto i genitori albanesi non si trovano in Italia.

Redazione
Redazione
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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