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É avvolta nel mistero la morte di un uomo poco più che sessantenne, Roberto Basso, trovato cadavere lunedì 6 maggio in un magazzino attiguo alla sua casa, situata nella zona di Jesolo, la parte cittadina della famosa località balneare veneziana.
Roberto Basso trovato privo di vita un un magazzino vicino la sua abitazione di Jesolo
Sul posto, allertati dai familiari, sono giunti i Carabinieri del nucleo investigativo di Venezia e della compagnia di San Donà di Piave, con il sostituto procuratore di turno, Giovanni Zorzi. Sulle cause del decesso nessuno si è sbilanciato, ma non viene esclusa l’ipotesi più grave quella di un delitto. Le modalità del ritrovamento del cadavere e le sue condizioni possono essere anche ricondotte a una morte violenta. Basso, 64 anni e celibe, era proprietario di una tabaccheria nella zona del Lido di Jesolo, e aveva un’altra compartecipazione economica in un albergo assieme a un fratello.
Da poco aveva perso la madre, che viveva con lui, e quindi stava da solo nell’abitazione di Jesolo, una villetta isolata da altri edifici residenziali della zona. La sua morte ha colpito molto i vicini, che nel pomeriggio si sono recati nei pressi della sua abitazione, oltre ai parenti anch’essi residenti in zona, tra i quali anche dei cugini. Sul posto si è recato il medico legale per la prima ispezione cadaverica.
Il 60enne tabaccaio aveva da poco perso la madre, i segni sul collo sono compatibili con l’ipotesi dello strangolamento
E dalla ricognizione è emerso un elemento che potrebbe far propendere per l’ipotesi più grave: sul collo di Roberto Basso sarebbero stati trovati alcuni segni, che potrebbero far pensare anche a uno strangolamento, oltre al trauma cranico dovuto alla caduta al suolo. Si tratta di un primo elemento da suffragare con l’autopsia, che sicuramente verrà disposta dal pm Zorzi, che coordina le indagini. Per ora comunque tutte le piste sono aperte, anche quella di un incidente domestico che potrebbe aver causato le lesioni al collo.
