Non ha retto al dolore per la scomparsa della moglie, l’insegnante 46enne Irma Garcia, nella strage della scuola elementare di Uvalde, in Texas. Guadalupe “Joe” Garcia è morto due giorni dopo, giovedì 26 maggio, l’omicidio di massa che ha sconvolto la sua famiglia.

Joe Garcia è morto due giorni dopo la moglie insegnante rimasta uccisa nel massacro di Uvalde

La ferale notizia è stata confermata da una cugina della moglie sulla pagina Gofundme creata per sostenere i parenti della coppia che lascia quattro figli di di 13, 15, 19 e 23 anni. “Credo davvero che sia morto di crepacuore e perdere l’amore della sua vita… è stato troppo da sopportare” – ha scritto la congiunta. Joe e Irma si erano conosciuti al liceo prima di sposarsi.

Una coppia innamorata che in 30 anni di matrimonio aveva cresciuto con amore i figli e affrontato con coraggio qualsiasi ostacolo fino a quando la 46enne non ha incrociato sulla sua strada Salvador Ramos, il 18enne che non ha esitato a far fuoco e uccidere 19 bambini e due insegnanti.

Joe e Irma Garcia

La coppia aveva 4 figli, Joe e Irma si erano conosciuti al liceo e stavano insieme da 30 anni

Irma Garcia insegnava agli studenti di quarta elementare alla scuola elementare Robb in una comunità prevalentemente ispanica a 136 chilometri a ovest di San Antonio dove aveva lavorato per 23 anni. La coppia amava fare il barbecue, ascoltare musica e andare in vacanza nella vicina comunità di Concan, che si trova lungo il fiume Frio del Texas.

Il primo figlio della coppia stava completando il campo di addestramento con i Marines e il secondo frequentava la Texas State University. Le due figlie più piccole, entrambe figlie, sono una studentessa del secondo anno di scuola superiore e una seconda elementare.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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