Zia incinta e nipotino perdono la vita a Nettuno nello schianto con auto contromano: ferita sorella in dolce attesa
5 Settembre 2024 - 13:27Rebecca Cheptegei non ce l’ha fatta, il fidanzato aveva dato fuoco all’atleta olimpica ugandese
5 Settembre 2024 - 14:23“Ho compiuto questo gesto perché pensavo in quel momento che potesse essere la soluzione a un malessere che provavo da giorni, ma non ce l’avevo con la mia famiglia, non ci pensavo dal giorno prima, anzi pensavo anche ad altre soluzioni come andarmene di casa“. É quanto ha riferito il 17enne autore della strage di Paderno Dugnano nell’interrogatorio davanti al gip per i minorenni durato circa un’ora e mezza.
Il 17enne interrogato per un’ora e mezza dal Gip: ‘Ho pensato anche ad altre soluzioni’, il legale: ‘Voleva fuggire in Ucraina’
Sulle motivazioni “non ha dato una risposta precisa”, ha parlato di quel “malessere esploso negli ultimi giorni e culminato in quel gesto, fatto come una soluzione, ha pensato, a quel disagio”. Ha ribadito “il dispiacere per genitori e fratello, dispiacere non per sé ma per i familiari che non ci sono più”. In quel momento, quella sera, “la soluzione è stata quella, ma non ci aveva pensato il giorno prima stava pensando quale soluzione potesse trovare, scappare, andare in Ucraina, allontanarsi dalla famiglia”. Il ragazzo, ha aggiunto il legale, “è provato, dopo tutti questi interrogatori, ma il suo racconto è coerente rispetto a quello che ha già detto”. Incontrerà i nonni dopo la decisione del giudice. Il legale preparerà una istanza per l’incontro
La difesa ha proposto al gip per i minorenni di Milano che lo ha interrogato nel carcere Beccaria che non rimanga in custodia cautelare in carcere ma venga trasferito in una comunità. Il legale Amedeo Rizza ha precisato che in questi casi “il carcere non è l’unica soluzione”. I pm minorili hanno chiesto che l’autore della strage di Paderno Dugnano resti al Beccaria. “Chiederemo un incontro per i prossimi giorni con i nonni che non vogliono abbandonarlo” – ha aggiunto l’avvocato del 17enne reo confesso dell’omicidio del padre Fabio Chiaroni, della madre, Daniela Albano, e del fratello Lorenzo di 12 anni.
Il cappellano del carcere minorile Beccaria: ‘Ha chiesto di sostenere l’esame di riparazione’
Il giovane ha inoltre espresso il desiderio di sostenere l’esame per riparare il debito in matematica che avrebbe dovuto affrontare proprio in questi giorni. Come riporta il Corriere della Sera, è quanto afferma il cappellano del carcere minorile Beccaria, don Claudio Burgio, che lo ha incontrato in cella alla vigilia dell’interrogatorio: “Mi ha detto che vorrebbe fare l’esame di riparazione a breve”. Il parroco racconta che hanno parlato “pochi minuti” e che gli ha portato il libro ‘Non esistono ragazzi cattivi’, “oltre ai saluti dei parenti”.