Stefania La Greca celebra la donna nella mostra Farfalle senza ali: il vernissage dall’8 marzo a San Giorgio a Cremano
5 Marzo 2022 - 6:17Anna Safroncik a Verissimo dopo aver riabbracciato il papà: ‘Russi e ucraini non si vogliono uccidere, eravamo fratelli’
5 Marzo 2022 - 17:20Ha preferito a lungo restare in silenzio e provare a metabolizzare il devastante lutto che l’ha improvvisamente colpita lontano da quei riflettori che si erano improvvisamente accesi sulla sua famiglia. Madè Neumair ha raccontato all’inviato di Quarto Grado il suo stato d’animo e il suo rapporto con quel fratello, Benno, che il 4 gennaio 2021 ha ucciso i genitori, Peter Neumair e Laura Perselli, nell’abitazione di Bolzano prima di buttare i corpi nell’Adige.
Madè Neumair: ‘Ho sentito mamma il giorno dell’omicidio, non vedeva l’ora di tornare a casa’
“L’ultima volta che ho visto mamma era il 26 dicembre. Mi ha accompagnato alla stazione dopo che avevamo trascorso il Natale insieme. Quando il treno è partito si è messa a correre lungo ai binari come una ragazzina salutandomi sorridendo”. Un’istantanea che le resterà impressa per tutta la vita così come l’ultima telefonata poche ore prima che Benno Neumair la strangolasse dopo aver ucciso il padre.
“Mi ha chiamato alle 18:33, era sotto casa. Abbiamo chiacchierato e ricordo che non vedeva l’ora di tornare da papà a casa. Qualche minuto dopo è finita nelle mani di mio fratello” – ha aggiunto Madè che con un filo di commozione ha spiegato che Peter e Laura erano una coppia felice. “La mamma era una donna piena di gioia, aperta e comunicativa, dolce e affettuosa. Papà era più riservato, molto curioso. Ci ha sempre trasmesso grande calma e senso di sicurezza”.
‘Fa male sapere come sono morti ed alla sofferenza che hanno provato nel sapere che era Benno a fargli del male’
Un’armonia familiare interrotta dalla furia omicida di Benno e Madè Neumair non nasconde che il dolore più grande è quella di sapere che i genitori sono morti per mano del fratello. “Mi fa male sapere come sono morti, che hanno sofferto e che si sono resi conto che tanta violenza è opera di Benno”. In occasione della prima udienza di Corte d’Assise ha rivisto il fratello evitando incrociare il suo sguardo.
“Benno non mi ha mai cercata né con una lettera né con un messaggio. Non l’ha fatto neanche attraverso i suoi legali. Il pentimento è un concetto ancora lontano“. Il fratello è accusato di omicidio aggravato plurimo e occultamento di cadavere. “Cerco la verità per me stessa per comprendere cosa è accaduto quella sera”.