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16 Luglio 2022 - 0:01“Mio padre è morto per nulla e Serena Mollicone si è uccisa da sola”. Esplode la rabbia di Maria Tuzi, figlia del brigadiere Santino Tuzi che si è tolto la vita nel 2008 dopo aver svelato al pubblico ministero di aver visto Serena Mollicone entrare nella caserma dei carabinieri il giorno della scomparsa (1° giugno del 2001).
Delitto di Arce, assolti i Mottola dai giudici della Corte d’Assise del Tribunale di Cassino
21 anni dopo la morte della diciottenne sono stati assolti con formula piena l’ex comandante della caserma di Arce (in provincia di Frosinone), il maresciallo Franco Mottola, la moglie Anna Maria ed il figlio Marco dai giudici Corte d’Assise del tribunale di Cassino che ha pronunciato la sentenza nella serata di venerdì 15 luglio.
“Quelle persone devono parlare e se hanno un briciolo di coscienza devono parlare. Gli indizi c’erano tutti. Quando vado a casa cosa dico ai miei figli che il nonno è morto per nulla e che Serena è morta di freddo” – ha riferito a Quarto Grado.
Esplode la furia di Maria Tuzi: ‘Si contano sulle dita le persone che hanno detto la verità’
“Questa non è la giustizia, ci sono altri carabinieri amici di mio padre che non parlano così come gli amici di Serena. Ci sono più testimoni denunciati per falsa testimonianza che gente che ha detto la verità. Abbiamo ascoltato 280 testimoni e possiamo contare sulla punta delle dita le persone che hanno detto la verità. Non contano niente i referti, c’è gente che non ha detto la verità“.
I pubblici ministeri Maria Beatrice Siravo e Maria Carmen Fusco al termine di una lunga e circoscritta requisitoria avevano chiesto la condanna a 30 anni di reclusione per l’ex maresciallo Franco Mottola, 24 anni per il figlio Marco e 21 anni per Anna Maria Mottola, 15 anni per Vincenzo Quatrale e 4 per l’appuntato Francesco Suprano. Richieste che non sono state accolte dai giudici della Corte d’Assise che ha assolto gli imputati con formula piena.