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12 Febbraio 2024 - 15:04Ergastolo con aggravanti per Giovanni Padovani, l’ex calciatore 28enne che la sera del 23 agosto 2022, a Bologna, ucciso la ex compagna, Alessandra Matteuzzi, 56 anni, sotto casa della donna, in via dell’Arcoveggio.
Giovanni Padovani condannato con aggravanti per l’omicidio dell’ex compagna Alessandra Matteuzzi
Prima di morire, Alessandra Matteuzzi lo aveva denunciato per stalking. La sentenza è stata emessa dalla Corte d’Assise di Bologna dopo due ore di camera di consiglio. La 56enne fu uccisa sotto casa la sera del 23 agosto 2022 a colpi di martello, calci, pugni e con una panchina prelevata dal giardino condominiale della donna, in via dell’Arcoveggio a Bologna. Al momento della morte la vittima era al telefono con la sorella Stefania.
Alessandra Matteuzzi, le immagini prima dell’omicidio: l’urlo e le lacrime della sorella in aula
La Corte d’Assise del capoluogo emiliano, dopo due ore di camera di consiglio, ha emesso la sentenza dell’ergastolo nei confronti dell’ex calciatore Giovanni Padovani confermando le aggravanti: premeditazione, futili motivi, legame affettivo e stalking. Accolta la richiesta di carcere a vita avanzata della procuratrice aggiunta Lucia Russo al termine della requisitoria nell’udienza di gennaio.
Accolta la richiesta della procuratrice aggiunta che aveva contestato la premeditazione, in lacrime la sorella
Motivando la propria richiesta aveva sottolineato che in questo caso “non sussistono elementi che possano giustificare il riconoscimento delle attenuanti generiche”, ricordando che “l’azione atroce, programmata da tempo” di Padovani “non ha risparmiato nessuna parte del suo corpo”. Il processo era iniziato a maggio del 2023. Valutata dalla Corte la piena capacità di intendere e di volere di Giovanni Padovani.
La Corte aveva respinto due istanze presentate dal legale di Padovani, Gabriele Bordoni, che aveva chiesto di effettuare una risonanza magnetica sul suo assistito e di far testimoniare la psichiatra del Rop (Reparto di osservazione psichiatrica) di Piacenza Simona Giuppi. Dopo la lettura della sentenza la sorella è scoppiata in lacrime. “Alessandra non c’è più, mia sorella non c’è più” – ha riferito Stefania Matteuzzi. La donna, accompagnata dai due figli, subito dopo è stata portata fuori dall’aula dal suo avvocato Antonio Petroncini.