Awards Adult, gran galà al Vogue 2.0 per la ventesima edizione: data, premiati e protagonisti
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19 Luglio 2021 - 13:39La famiglia aveva inizialmente smentito che Seid Visin si fosse tolto la vita per motivi di razzismo. A distanza di oltre un mese dal tragico gesto il padre del ventenne fa marcia indietro sottolineando che la svolta è maturata dopo essersi confrontato con l’associazione ‘Mamme per la pelle’ di Gabriella Nobile.
Walter Visin ha ammesso che gli episodi di razzismo hanno lasciato il segno su Seid
“In quei giorni eravamo scioccati, confusi. Mia moglie lo ha trovato in quelle condizioni… una cosa devastante. Abbiamo alzato dei muri per difenderci dal dolore e per respingere un assalto mediatico che non ci aspettavamo. Non era tempo per ragionare su quello che ci era caduto addosso” – ha dichiarato Walter Visin al Corriere della Sera che ha ammesso che gli insulti per il colore della pelle hanno lasciato il segno su Seid. “Sì, il razzismo ha contato nella vita e nella morte di nostro figlio. Seid era un ragazzo che aveva dei cassetti segreti chiusi nella sua mente, c’erano dentro dispiaceri e abusi subiti in Etiopia da piccolo, contenevano tutte le sue fragilità. Questo ha certamente contato nella sua decisione di togliersi la vita. Ma in quella decisione c’è anche il razzismo che ha vissuto come ragazzo nero qui in Italia”.
‘Aveva subito dispiaceri e abusi in Etiopia, quando giocava al Milan gridarono togliete quel nero di m…. ‘
Visin ha condiviso la stanza con Gigio Donnarumma quando era al Milan e nel capoluogo lombardo non sono mancati i problemi con parole pesanti e insulti che arrivavano anche dagli spalti. “Quand’era a Milano qualcuno aveva urlato ‘togliete quel nero di m…. dal campo’ A Nocera Inferiore era più protetto, ci conoscono tutti. Eppure sono successe piccole cose anche qui, cose che ora vedo in una luce diversa perché le guardo con i suoi occhi. Una volta aveva provato a lavorare in un bar. Era tornato a casa e ha detto: “Mamma non voglio più andarci, perché un vecchio non ha voluto essere servito da me”.
La vicenda di Seid Visin aveva provocato accese discussioni politiche legate proprio all’iniziale smentita del papà del ventenne che ora intende diffondere, con la moglie, la parola del figlio, i suoi principi, in segno di lotta contro ogni tipo di discriminazione.