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Santo Romano, la rabbia della famiglia: ‘Inaccettabile la versione di lui aggressore’

“La famiglia di Santo Romano respinge con forza la teoria secondo cui sarebbe stato lui ad aggredire e provocare la difesa del 17enne che ha esploso il colpo che lo ha ucciso”. Così a LaPresse l’avvocato Marco De Scisciolo, legale di Filomena De Mare, madre del 19enne ucciso a colpi di pistola nella notte tra il 1° e il 2 novembre a San Sebastiano al Vesuvio, in provincia di Napoli.

Il legale della famiglia del 19enne ucciso a San Sebastiano al Vesuvio: ‘Parlare di legittima difesa è una sproporzione’

“La famiglia è rimasta fino ad oggi in una posizione di compostezza e di silenzio, finché non si è cominciato ad insistere, da parte dell’indagato, sulla teoria che fosse stato addirittura Santo ad aggredirlo” – spiega De Scisciolo, incaricato dai familiari del 19enne insieme all’avvocato Luigi Cavaliere che difende il fratello, Antonio. “È solo un tentativo da parte dell’indagato di discolparsi o di alleviare la sua posizione, ma è qualcosa di assolutamente inaccettabile per la famiglia” – aggiunge il legale.

“So che è stato mostrato un fotogramma dal quale parrebbe che la macchina dell’omicida. Sarebbe stata circondata da persone che avrebbero addirittura tirato delle pietre, sono situazioni che andrebbero verificate ma che comunque non aggiungono nulla. Anzi, parlare di legittima difesa in una situazione in cui una persona che si sente aggredita prende una pistola e spara, è una sproporzione evidente”.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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