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6 Dicembre 2022 - 22:22Un nuovo femminicidio si è consumato nel veneziano. La vittima è la 60enne parrucchiera Cinzia Luison. La donna è stata colpita e uccisa con una bottiglia probabilmente al culmine di una lite in un appartamento di San Stino di Livenza poco dopo le 13:00 di martedì 6 dicembre.
La 60enne parrucchiera Cinzia Luison uccisa dal 65enne Giuseppe Pitteri
A lanciare l’allarme è stato il marito, il 65enne mestrino Giuseppe Pitteri detto Walter, che ha contattato i carabinieri che hanno rinvenuto la donna ormai priva di vita. Gli inquirenti hanno provveduto a transennare la zona, in corso Donatore (nei pressi dell’ufficio postale), per gli accertamenti di rito. L’uomo, incensurato, è stato poi preso in custodia dai carabinieri e portato in caserma. “É corsa a casa mia gridando aiuto. Suo padre sembrava in catalessi e mi ha guardato con la coda dell’occhio” – ha riferito un vicino.
Da una prima ricostruzione è emerso che il 65enne ha tentato di uccidere la figlia, Greta, che ha chiesto aiuto al vicino. Pitteri è un ex dipendente dell’azienda di trasporti Actv mentre Cinzia Luison era titolare di un negozio di parrucchiera a Blessaglia di Pramaggiore ed era madre di due figlie, 26 e 22 anni.
L’uomo ha chiamato i carabinieri, il vicino: ‘La figlia è corsa da me, il padre sembrava in catalessi’
“Niente colpisce di più di una storia vera in un mondo in cui è fondamentale anche la fiction per attirare l’attenzione sulla violenza contro le donne come piaga sociale”. – ha affermato il presidente della Regione, Luca Zaia. É fondamentale educare le nuove generazioni ma anche favorire con ogni mezzo la denuncia di situazioni in cui ci sono donne in pericolo e sottoposte a violenza sia fisica sia psicologica. Il Veneto ha una rete antiviolenza fatta di 26 centri, 38 sportelli, 28 case rifugio”