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20 Dicembre 2024 - 20:23Il vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro delle infrastrutture e dei trasporti è stato assolto nell’ambito del processo Open Arms perché il fatto non sussiste. Questa la decisione dai giudici della II sezione penale del Tribunale di Palermo.
La vicenda ha avuto inizio nell’agosto 2019 – all’epoca del governo M5S-Lega, quando la nave Open Arms soccorse 147 migranti nel Mediterraneo centrale, chiedendo l’autorizzazione a sbarcare in un porto sicuro italiano. Il leader della Lega era accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per avere impedito nell’agosto del 2019 lo sbarco di 147 migranti dalla nave della Ong spagnola.
Salvini ha abbracciato a lungo Francesca Verdini dopo la lettura della sentenza: ‘Vince il buon senso, la Lega e l’Italia’
“Sono felice dopo 3 anni ha vinto la Lega, il buon senso e l’Italia. Abbiamo vinto con gli scafisti. Difendere i confini e i nostri figli è un diritto non un reato” – ha detto il Ministro dei trasporti dopo la lettura del dispositivo dopo 8 ore di camera di consiglio. La sentenza è stata accolta dall’applauso dei politici e dei simpatizzanti venuti a esprimere solidarietà a Salvini (applausi anche alla Camera dei deputati). Il ministro ha a lungo abbracciato la fidanzata Francesca Verdini, presente in aula. Per Salvini la Procura aveva chiesto la condanna a sei anni di carcere mentre le parti civili avevano chiesto la condanna a un milione di euro a titolo di risarcimento del danno.
Matteo Salvini, all’epoca ministro dell’Interno, applicò la politica dei “porti chiusi”, impedendo alla nave di entrare nelle acque territoriali italiane. Per 19 lunghi giorni, la nave rimase in mare aperto, con le condizioni igienico- sanitarie a bordo che peggioravano di ora in ora. Gli operatori umanitari riferirono all’epoca di crescenti tensioni tra i migranti e l’equipaggio, costretti a gestire situazioni di emergenza sanitaria e psicologica.
La situazione precipitò quando alcuni migranti, in preda alla disperazione, si gettarono in mare nel tentativo di raggiungere la costa italiana a nuoto. Solo l’intervento della magistratura riuscì a sbloccare l’impasse: il Tribunale dei Minori e la procura di Agrigento disposero l’immediato sbarco dei migranti a Lampedusa, mettendo fine a un dramma che era già diventato un caso internazionale.
La vicenda e le reazioni, Zaia: ‘Giustizia è fatta’
“Giustizia è fatta. Ho sempre creduto nelle buone ragioni che hanno guidato l’allora ministro dell’Interno Salvini nelle sue decisioni. Accolgo con soddisfazione questa sentenza”. Lo afferma il presidente della Regione Veneto Luca Zaia sull’assoluzione per Matteo Salvini al processo Open Arms. “Salvini ha agito nel legittimo interesse del nostro Paese e nel pieno rispetto delle sue responsabilità istituzionali. Va ricordato che, nel caso Open Arms, tutti i migranti con condizioni fisiche precarie furono sbarcati tempestivamente, mentre agli altri fu offerta la possibilità di lasciare la nave firmando un modulo che, tuttavia, non venne mai fatto sottoscrivere dalla Ong” – prosegue Zaia.
“Inoltre, la competenza per la designazione del Place of Safety (Pos) spettava alla Spagna o a Malta, non all’Italia, come chiarito dalla difesa. Nonostante ciò, la Open Arms ignorò le indicazioni ricevute da questi Stati, scegliendo deliberatamente di dirigersi verso l’Italia”.
ASSOLTO per aver fermato l’immigrazione di massa e difeso il mio Paese.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) December 20, 2024
Vince la Lega, vince il buonsenso, vince l’Italia. pic.twitter.com/rGf3g85RQ7