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6 Luglio 2023 - 23:25Un’intervista che ha provocato rabbia e indignazione. In un’intervista rilasciata all’Adnkronos il fratello di Melania Rea esprime la sua amarezza per quanto affermato da Salvatore Parolisi nell’intervista rilasciata a Chi l’ha visto ma soprattutto per il permesso premio concesso all’uomo condannato per l’omicidio della sorella, uccisa con 35 coltellate ad aprile 2011 e ritrovata nel boschetto delle Casermette di Ripe di Civitella del Tronto, in provincia di Teramo.
Michele Rea: ‘Ha ancora quell’aria spavalda e di rifiuto contro la donna, non può uscire dopo 12 anni’
“Rabbia. Questo ho provato, da fratello di Melania ma anche da uomo, vedendo l’intervista a Salvatore Parolisi. Rabbia per quello che è stato e per quello che è, sebbene il personaggio non mi faccia ormai più né caldo né freddo, e non meriti niente. Io voglio solo giustizia, la continuo a cercare e farò di tutto per averla” – ha riferito Michele Rea in relazione a quanto affermato da Salvatore Parolisi, appena uscito dal carcere di Bollate per un permesso di 12 ore.
“L’intervista si commenta da sola. Il personaggio, purtroppo, lo conosciamo. Diciamo che ad oggi ha comunque quell’aria spavalda e di rifiuto contro il personaggio femminile. Dicono che il carcere riabiliti, soprattutto nelle relazioni interpersonali, io credo che lui sia peggiorato in questi anni e lo ha dimostrato proprio ieri. Non mi sembra il caso che dopo 12 anni un assassino del genere possa uscire, rifarsi una vita e avere contatti con altre persone, con la società. Dodici anni” – ha rimarcato il fratello di Melania
Salvatore Parolisi parla a Chi l’ha visto in permesso premio: ‘Se trovassi un lavoro potrei uscire’
Il legale della famiglia Rea: ‘Melania non poteva comprare neanche le sigarette con i soldi che le dava’
Indignato il legale della famiglia Rea. “A Melania, Parolisi dava solo i soldi della spesa quotidiana. Anche questo è stato accertato dai soldi in tasca, dai pochi euro che aveva a casa, dal fatto che non potesse neppure comprarsi le sigarette, né avere un’auto per gli spostamenti” – ha affermato l’avvocato Mauro Gionni.